Europa, la povertà dietro l’angolo

BRUXELLES – I cittadini europei a rischio povertà sono 72 milioni, e il loro numero continua a crescere. E’ quanto emerge da uno studio dell’Eurostat, l’istituto di statistica europeo, sui 25 stati membri dell’Unione, basato su dati aggiornati al 2003. E tra gli europei alle soglie della povertà, ben 11 milioni sono italiani. In altre parole, il 19 per cento degli italiani vive in famiglie che guadagnano meno del 60 per cento di quanto in media entra nelle casse dei nuclei familiari del Paese. Una percentuale, questa, che si raffronta con una media, nella Ue a 25, del 16 per cento. Come noi stanno Spagna e Portogallo: anche qui, la popolazione che vive con il 60% delle entrate medie di una famiglia-tipo dello stesso paese è del 19%. Peggio di noi stanno solo Slovacchia, Irlanda e Grecia, dove quella percentuale sale al 21%. Per fortuna, in Europa esiste lo stato sociale. Perché, come sottolinea Eurostat, se ai dati presi in esame si sottraessero quelli relativi all’intervento pubblico (scuola, sanità, previdenza sociale) allora le cifre esploderebbero: la Polonia schizzerebbe in testa alla classifica del “rischio povertà” con il 49% della popolazione alle soglie dell’indigenza, percentuale che per l’Italia arriverebbe a un altissimo 42%.