Ma proseguono le ombre sul nostro voto


CARACAS- Sono davvero tante le ombre che si addensano attorno al voto degli italiani nel mondo. Fatta la modifica costituzionale che prevedeva la possibilità di esercitare il diritto di voto all’estero, sono stati lasciati sul cammino della sua concreta realizzazione moltissimi scogli. Troppi. Per esempio il Consiglio dei Ministri ha rinviato l’esame del provvedimento di revisione dei collegi uninominali, nonostante le promesse formulate in questo senso dal nostro Ministro Mirko Tremaglia. Altro importante punto dolens è quello dell’aggiornamento delle liste elettorali. L’incrocio dei dati tra Consolati e Comuni è difficile, lento e inutilmente è stato chiesto negli ultimi anni un rafforzamento dell’organico dei Consolati per agilizzare il lavoro dei funzionari in ogni paese. La situazione è tanto drammatica che offre spazio, a chi il nostro voto non l’ha mai voluto, di chiederne l’abolizione o lo slittamento. Intanto in Italia la maggioranza di governo cerca di trovare una coesione per modificare la legge elettorale con la speranza di recuperare un po’ di ossigeno in previsione delle prossime elezioni. Battaglie che si attorcigliano unicamente intorno all’ansia di potere incuranti dei gravi mali di cui soffre il paese, primo fra tutti il preoccupante peggioramento dei conti pubblici secondo i più recenti dati dell’ISTAT, l’impoverimento delle famiglie e il calo di credibilità dell’Italia nel mondo.


Ma, tornando alla nostra problematica riguardante la reale possibilità che avremo di esercitare dai paesi di residenza il diritto di voto, cerchiamo di capire almeno qual è la situazione a casa nostra. Lo chiediamo al Console Generale Fabrizio Colaceci.


– Mentre in Italia si affronta una delicata congiuntura politica per la questione della riforma della legge elettorale, cosa sta facendo il Consolato per preparare il terreno alle elezioni politiche del 2006?


– Su istruzioni del MAE abbiamo proceduto nell’ultimo mese ad un’ampia campagna di aggiornamento e di bonifica della nostra anagrafe inviando a tutti i connazionali che non sono risultati ancora in ordine con la loro posizione una lettera chiedendo di risponderci entro il 30 settembre scorso.


Cosa significa che non sono risultati in ordine?


Vi sono molti fattori che non agevolano la tenuta di una posizione amministrativa ordinata: molti connazionali, specialmente fra le ultime generazioni, risultano iscritti al Consolato ma non al Comune italiano di origine. Molti altri invece sono presenti nei Comuni di orgine ma non ne abbiamo traccia nei Consolati. Infine un grandissimo numero di nostri connazionali omette spesso di aggiornare l’indirizzo al Consolato quando cambia domicilio in Venezuela. Ciò li rende praticamente irreperebili anche per un lunghissimo tempo, almeno sino a qundo non si ha nuovamente notizia di loro al momento che richiedono qualche servizio all’ufficio consolare. E spesso possono passare anche molti anni. Comprende che in un processo in cui si sta dando priorità all’informatizzazione di tutte le procedure queste posizioni sono destinate ad emergere ed esser riesaminate.


Ciò significa che verranno cancellati dal Consolato?


L’operazione che stiamo portando avanti con non poco sforzo da parte di tutta la struttura consolare comporterà sicuramente una sensibile riduzione delle posizioni attive. I nominativi di coloro che non avranno risposto alla nostra lettera o che non risulteranno esser stati raggiunti dalla posta verranno in pratica «congelati» ossia inseriti in un archivio storico. Al momento di ricevere nuovamente servizi dal Consolato i tempi si faranno sicuramente più lunghi ed anche per il diritto di voto all’estero non potranno sicuramente esser considerati come elettori, a meno che non tornino rapidamente a regolarizzarsi entro la fine dell’anno. Vorrei sottolineare che tutta questa operazione fa affidamento anche su una responsabilizzazione del connazionale circa la buona e corretta gestione dei suoi dati personali e familiari.


– E ciò comporta che vi sarà anche una riduzione nell’elenco elettorale?


– Non è detto. E’ possibile anzi che questa operazione possa far recuperare tanti connazionali maggiorenni che a causa della loro mancata registrazione nei Comuni non avevano potuto ottenere sino ad oggi l’iscrizione nell’elenco elettorale. Inoltre sono convinto che appena chiusa questa operazione dovremmo tornare sull’argomento della regolarizzazione avviando assieme ai COMITES ed alle Associazioni una nuova campagna di sensibilizzazione verso tutti coloro che ancora non figurano nell’anagrafe o la cui posizione e’ suscettibile comunque di essere aggiornata.


– Come sta andando ad oggi questa operazione a Caracas?


Il Consolato ha ricevuto da Roma un elenco di circa 68.000 nostri connazionali soggetti ad aggiornamento. L’elenco è il risultato del lavoro di un apposito Comitato anagrafico-elettorale che negli scorsi mesi ha incrociato i dati risultanti dall’anagrafe del Consolato con quelli risultanti ai Comuni italiani. A costoro è stata inviata entro i tempi richiesti una lettera assicurata invitandoli a risponderci entro il 30 settembre. Circa la metà delle lettere inviate è tornata indietro, in gran parte per errori o per incompletezza di indirizzo, in parte per decesso o per trasferimento (moltissimi per esempio sono risultati i connazionali che già da lungo tempo non davano più notizia al Consolato della loro esistenza). Della rimanente parte, circa il 44% ha dato a tuttoggi una risposta. Ciò significa che vi è ancora una buona metà dei nostri connazionali che pur avendo regolarmente ricevuto al proprio domicilio una lettera non l’hanno ancora rispedita.


– Come spiega questo risultato?


Abbiamo investito risorse nell’informazione con comunicati periodici anche sulla stampa nazionale ed anche chiamando a più riprese tutti i nostri Vice Consolati, i COMITES e le Associazioni a far la loro parte per sensibilizzare la nostra Comunità. Stiamo tornando a fare un nuovo appello ai ritardatari e segnalo che agli Uffici IPOSTEL è stata data comunicazione di mantenersi aperti a ricevere comunque le risposte purchè non pervengano con eccessivo ritardo rispetto alla data che abbiamo fissato. Presso il Consolato abbiamo attivato uno sportello speciale al quale si può depositare il plico chiuso in qualunque ora, oltre ad un ulteriore sportello per fornire informazioni specifiche su questa operazione a chi abbia dubbi o incertezze. Inoltre una linea telefonica e’ stata abilitata al n. 0212-2121115 ed e’ sempre aperto il canale di comunicazione della nostra pagina web. Va tenuto presente che questa operazione non riguarda comunque tutta la Comunita’, poiche’ una grandissima parte – e cioè quella che non ha ricevuto a casa nessuna comunicazione – è da considerarsi ormai già in regola con i requisti dell’anagrafe consolare e dell’AIRE. D’altra parte nessuno può imporre al connazionale di rispondere. Ma tutti devono assolutamente comprendere che per avere in futuro servizi adeguati e per poter consentire di votare sulla base di elenchi elettorali affidabili e’ ormai necessario stabilire un nuovo, piu’ continuo e responsabile rapporto amministrativo con il Consolato stesso.


Mantenere aggiornato il Consolato anche attraverso la pagina web (www.consitaliacaracas.com) costa ben poco sacrificio e se ne ottengono solamente vantaggi da ogni punto di vista.


– Cosa raccomanda quindi?


– Raccomando a tutti coloro che non hanno ancora risposto di farlo subito, sapendo che questa operazione è stata voluta a tutto vantaggio delle nostre Comunità all’estero. Raccomando specialmente che non prevalga alcuna forma di trascuratezza o peggio di diffidenza verso questa vasta operazione di aggiornamento il cui scopo è un riordino della situazione generale delle anagrafi come necessaria premessa, ripeto, ad una più celere gestione di tutti i servizi consolari per coloro che saranno risultati a posto. Vorrei sottolineare in ogni caso che l’iscrizione all’AIRE per tutti coloro che risiedano fuori del territorio nazionale è un obbligo di legge al quale biosgna ottemperare.