Lapo Elkann ancora in coma farmacologico

TORINO – L’incubo non è finito, ma tra i medici c’è ottimismo sulla ripresa di Lapo Elkann, tuttora ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale Mauriziano di Torino dopo un’overdose di sostanze stupefacenti. Il brand manager di Fiat Auto è stato colto da malore nella notte tra domenica e lunedì dopo una notte trascorsa in compagnia di tre travestiti conosciuti con il nome d’arte di Patrizia, colui che ha dato l’allarme al 118, Cinzia e Blanca (i primi due sono italiani, il terzo è brasiliano).


L’attenzione ora si sposta sulle responsabilità: chi ha fornito la droga assunta nel festino svoltosi in un appartamento in via Marochetti? Secondo un’ipotesi non confermata, la droga (soprattutto cocaina, ma anche eroina e oppio, secondo quanto risulta dalle analisi mediche) potrebbe essere stata acquistata nella serata di domenica da alcuni spacciatori africani, forse nigeriani, che gravitano in via Ormea, nel vicino quartiere di San Salvario. Su chi possa avere materialmente acquistato la droga c’è ancora uno stretto riserbo e soltanto l’interrogatorio di Lapo Elkann, che verrà fatto il più presto possibile, appena le sue condizioni fisiche lo permetteranno, potrà sciogliere questo interrogativo.


C’è chi ipotizza l’acquisto da parte di uno dei tre travestiti presenti nell’alloggio con il manager di Fiat Auto, con i soldi però di quest’ultimo, ma potrebbe averla portata lo stesso Elkann. Altre fonti dicono che la droga inizialmente portata dal manager di Fiat Auto sia finita e che poi uno dei travestiti sia andato a comprarne altra in via Ormea dai nigeriani.


Le tre persone che hanno trascorso la serata con Lapo Elkann negano di avere comprato di propria iniziativa la droga. Se così non fosse e se si accertasse un loro ruolo attivo nella fornitura della cocaina e dell’eroina potrebbe scattare a loro carico l’imputazione di cessione di sostanze stupefacenti. Secondo indiscrezioni, i tre saranno risentiti molto presto. Al momento a Palazzo di Giustizia di Torino il procuratore aggiunto Maurizio Laudi e il sostituto procuratore Marcello Tatangelo hanno aperto un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato.


Il dato positivo, come ha sottolineato il professor Giuseppe Spina, primario del reparto di rianimazione dell’ospedale Mauriziano di Torino nell’unico bollettino medico della giornata, è però quello che “le condizioni cliniche e i parametri respiratori del paziente Lapo Elkann sono in rapido miglioramento”. “Elkann – ha aggiunto – è ancora sedato, e quindi è in coma farmacologico”. Il primario non ha dato certezze sui tempi di ripresa, ne’ ha voluto ipotizzare eventuali ripercussioni dovute allo stato di coma: “E’ troppo presto per arrivare a conclusioni, il prossimo comunicato medico è previsto per il 12 ottobre alle 12”. Poi, senza entrare nel merito del caso specifico, l’esperto ha aggiunto: sono molti i ragazzi in gravi condizioni che giungono da noi con queste sintomatologie; alcuni si riprendono, altri no, “molto dipende dal fisico del soggetto”.


Nonostante l’ottimismo, Lapo Elkann ha avuto nel pomeriggio di martedì un momento difficile: il giovane si è aggravato improvvisamente intorno alle 16, quando i medici hanno provato a levargli i tubi della respirazione assistita. Poi la crisi è rientrata e la situazione si è normalizzata. Secondo fonti mediche, si è trattato di “un aggravamento improvviso della situazione che però rientra nella normalità del caso”. Già mercoledì dovrebbe essere fatto un nuovo tentativo di togliere i tubi della respirazione assistita al giovane e, se le condizioni lo permetteranno, di trasferirlo in un altro reparto.


Martedì, intanto, nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mauriziano sono giunti i familiari di Lapo. Il primo ad entrare nella stanza è stato il padre, il giornalista e scrittore Alain Elkann; dopo circa mezz’ora sono arrivati la madre, Margherita Agnelli, e la sorella Ginevra. Tutti e tre sono rimasti per oltre un’ora a colloquio con il primario del reparto di terapia intensiva e con altri medici. Visibilmente commossa Ginevra con gli occhi lucidi. Margherita e Alain sono apparsi molto tesi e hanno lasciato in silenzio l’ospedale.