ROMA (GRTV) – L’Italia è il paese dell’Unione Europea che conta il più alto numero di emigranti: circa 4 milioni. E’ questa la cifra più aggiornata della “diaspora” italiana, cioè di quell’esercito di cittadini italiani che, per scelta o più spesso per bisogno, ha lasciato il nostro paese e vive oggi all’estero.
I dati sono contenuti nel volume “Il mondo delle migrazioni” a cura della Fondazione Migrantes e del Dossier statistico immigrazione di Caritas, presentato al Cnel. L’Italia è anche, a livello mondiale, il Paese sviluppato con la più alta incidenza di cittadini emigrati rispetto alla popolazione presente nel Paese. Per 100 italiani che vivono in patria 7 risiedono all’estero, e rappresentano il 2 per cento del totale degli emigrati nel mondo.
Il maggior numero di emigranti italiani è di sesso maschile, ha più di 51 anni, proviene soprattutto dalle regioni meridionali o centrali e ha una famiglia poco numerosa. Secondo le statistiche, infatti, il 53,4 per cento sono uomini, di cui il 54 per cento originari del sud e il 55 per cento delle isole. Il 48 per cento delle donne proviene invece dal nord. Il 15,1 per cento ha un’età compresa tra 0 e 17 anni, il 22,4 per cento tra i 18 e 35 anni, il 23,5 per cento tra i 36 e i 50 anni, il 30,1 per cento tra i 51 e i 75 anni e solo l’8,9 per cento oltre i 75 anni.
Il 56 per cento è originario delle regioni meridionali e delle isole, il 30 per cento del nord e il 14 per cento del centro.
Con poco più di 2 milioni di presenze (57 per cento) l’Europa è attualmente il continente maggiormente interessato dall’emigrazione italiana; di questi il 42 per cento interessa l’Ue. Segue l’America, con poco più di 1 milione e 300 mila presenze (37 per cento). Gli altri continenti soggetti alle migrazioni dall’Italia sono l’Oceania con 3,7 per cento, l’Africa con 1,3 per cento e l’Asia con 0,6 per cento.