A gennaio nasce la “gendarmeria europea”

Dal prossimo 19 gennaio via alla nuova Forza di Gendarmeria europea, polizia militare pronta a intervenire nell’ambito di future missioni di pace dell’Ue. Quel giorno, ha annunciato il ministro della Difesa, Antonio Martino, sarà infatti inaugurata la sede del quartier generale di Eurogendfor, alla presenza dei ministri della Difesa Francia, Olanda, Portogallo e Spagna, che partecipano al progetto.


Creata prendendo a modello i Carabinieri italiani ed i Gendarmes francesi, Eurogendfor potrà essere impiegata, in linea con quanto finora avvenuto per la Multinational specialized unit (Msu) dei Carabinieri, con compiti di polizia militare, di coordinamento e cooperazione con unità di polizia locali o internazionali, di collaborazione con agenzie civili internazionali. Potrà essere quindi schierata per prevenire un conflitto; nella fase iniziale dell’operazione, insieme alle forze militari; in quella intermedia; nella fase finale, di disimpegno, per facilitare il passaggio di responsabilità alle autorità civili.


Molteplici le attività, così come sono indicate nei documenti ufficiali: garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico; proteggere la popolazione e la proprietà; dare consulenza alla polizia locale nei servizi di ogni giorno ed addestrarla; fare attività di intelligence e di investigazione criminale. Perfino dirigere la regolamentazione del traffico rientra tra i compiti della Forza. Quanto agli ambiti di intervento, si pensa ai Balcani, in primo luogo, ma non si escludono altri teatri di crisi più lontani, in tutto il mondo.


“L’iniziativa – ha spiegato Martino – testimonia la volontà di avanzare verso l’obiettivo di dotare l’Europa di strutture multinazionali in grado di affrontare situazioni di crisi con gli strumenti più adatti”. E sarà proprio l’Italia, che ha messo a disposizione il quartier generale di Vicenza, ad ospitare la Forza. L’Italia vi partecipa con personale dei Carabinieri, che, oltre a fornire il contributo più rilevante in termini di personale, ha efficacemente contribuito all’elaborazione del progetto grazie alle esperienze acquisite nel corso delle attività all’estero svolte dalle Msu dell’Arma. La Gendarmeria europea, la cui struttura di comando è in fase di addestramento, sarà costituita da 800-900 unità (che però non risiederanno stabilmente a Vicenza) pronte a partire con un preavviso di un mese, più una riserva di altri 2.300 militari, che portano il potenziale della Forza oltre quota 3.000. Ci sarà una componente operativa, dedicata in genere alle missioni di pubblica sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico; una componente investigativa, dedicata alla lotta contro il crimine ed il terrorismo; una componente di supporto logistico, che si occupera’ dei viveri, dei trasporti e della parte sanitaria.


Il Comando di Vicenza si occuperà della pianificazione operativa, mentre il resto delle forze sarà assegnato dai Paesi membri ogni volta che sarà ritenuto necessario. Ogni Paese, inoltre, sosterrà le spese derivante dalla propria partecipazione ad Eurogendfor. Il progetto di costituzione di una Gendarmeria europea è stato lanciato a ottobre 2003, in occasione della riunione informale di Roma dei ministri della Difesa dell’Unione Europea svoltasi nell’ambito della presidenza italiana della Ue. Successivamente, a settembre 2004, i ministri della Difesa dei Paesi aderenti hanno sottoscritto a Noordwijk (Olanda) la Dichiarazione di intenti per la costituzione della Forza.