Bankitalia, Fazio lascia

ROMA – Dopo cinque mesi passati al vertice della Banca d’Italia contro tutto e tutti, Antonio Fazio ha annunciato ieri le proprie dimissioni, che – recita una nota emessa dall’istituto di via XX Settembre – verranno presentate formalmente oggi in sede di consiglio d’amministrazione. “La decisione, autonomamente assunta con tranquilla coscienza – prosegue la nota – è volta a riportare serenità nel superiore interesse del Paese e della Banca d’Italia”.


Il governatore uscente, che ha ribadito anche ieri di avere “la coscienza a posto”, cede così alle crescenti pressioni per un suo “passo indietro”, conseguenza del suo progressivo coinvolgimento nei grandi scandali finanziari che in questi due anni hanno portato duri colpi all’Italia, tanto a livello internazionale quanto nelle tasche di tanti singoli risparmiatori. In occasione degli scandali Cirio e soprattutto Parmalat (fine 2003) Fazio venne aspramente criticato per il mancato controllo che Bankitalia esercitò sull’operato delle due società. Negli ultimi cinque mesi, agli onori delle cronache è assurto lo scandalo Bpi-Antonveneta, nel quale Fazio è stato coinvolto direttamente a livello legale; risulta infatti indagato per insider trading nell’inchiesta dei giudici di Milano, i quali ieri, subito dopo le dimissioni del governatore, hanno ricevuto una visita del suo rappresentante legale. A livello politico, è quasi unanime il sollievo per il risolversi di una situazione quanto mai imbarazzante a livello istituzionale. In merito al “toto-successore”, i nomi più gettonati sono quelli di Tommaso Padoa Schioppa, Mario Draghi, Vittorio Grilli, Mario Monti e Lorenzo Bini Smaghi.