L’influenza aviaria alle porte d’Europa

ANKARA – E’ ufficiale: l’influenza aviaria ha iniziato a uccidere ai confini dell’Europa. La conferma arriva dal ministro della Sanità di Ankara, Recep Akdag. Due giovani morti in Turchia nel corso degli ultimi giorni, ha comunicato Akdag, sono vittima del temibile virus dei polli. Si tratta di un ragazzino di 14 anni, Mehmet Ali il suo nome, deceduto qualche giorno fa, e sua sorella Fatma, stroncata dalla malattia nella notte tra ieri e mercoledì. Il governo turco ha così dovuto rettificare quanto asserito appena il giorno prima, quando sempre fonti ministeriali escludevano che il decesso del ragazzo fosse attribuibile a un contagio dell’ormai tristemente celebre H5N1, il ceppo virale responsabile dell’ecatombe di volatili e di circa 60 vittime umane due anni fa in estremo oriente.


Tecnicamente, i due decessi non sono avvenuti nel vecchio continente, in quanto si sono verificati nella parte asiatica della Turchia. Tuttavia sono le prime vittime umane che si siano avute in un paese confinante con l’Europa, notizia aggravata da due circostanze. La prima, è che si ritiene che in questo caso vi sia stato un contagio umano, cioè che il virus sia stato trasmesso a Fatma direttamente dal fratello. La seconda è che, dopo la morte dei due giovani, sono stati segnalati altri sei ricoveri in ospedale per sospetta influenza aviaria nella provincia orientale di Igdir, la stessa dei due ragazzini morti, sul confine armeno, appena a nord di Agri. Anche sette altre persone di Agri erano state ricoverate in precedenza per presunta influenza aviaria.