Quelle dolci, morbide forme al cioccolato

CARACAS – A Chacao, tra le stradine che si intrecciano fitte di negozi, da quasi 30 anni una pasticceria italiana sforna una serie di “speciali” prelibatezze che l’hanno resa un vero e proprio fenomeno di costume, tutto venezolano.


Da circa trentasette anni, la signora Angela Leone e suo marito Michele Mancusi gestiscono la pasteleria “El Parque”; una coppia a dir poco simpatica: lei 78, lui 81 anni, con una carica di energia incontenibile che farebbe invidia ad un ventenne.


Ebbi modo di conoscere questa piacevole realtà italo-venezolana grazie ad un amico, nipote dei coniugi pasticcieri. Entrando nel locale fui rapita dalla gioia di ritrovare le delizie dolciarie dell’Italia: cannoli, cassate, pastiere e le indimenticabili “sfogliatelle napoletane”! Avvicinandomi alla vetrina frigorifero, dove in bella mostra erano esposte torte succulenti, notai che accantonato in un angolo giaceva un grande contenitore di carta. La mia curiosità venne subito appagata dalla signora Angela che me ne mostrò, ridendo, il contenuto. Ebbene, davanti agli occhi avevo una opera d’arte “naturista”, ovvero la rappresentazione in pan di spagna, crema e cioccolato di un organo genitale maschile! Incredibile ma vero, da anni l’arzilla coppia campana realizza queste creazioni “osé” per divertire addii al celibato, compleanni ed anniversari. Un vero affare, a sentire Angela e Michele, perché i clienti sono entusiasti della trovata.


Sono tornata a trovarli per conoscere meglio i protagonisti di questa insolita produzione dolciaria.


Angela, napoletana doc dei Quartieri Spagnoli, e Michele, dell’incantevole Isola d’Ischia, sono qui in Venezuela da 50 anni, giunti anche loro in nave come tanti italiani all’epoca.


Sono un emigrante – dice Angela. Due occhi azzurri come il mare del Los Roques, è lei che gestisce le vendite, e con i clienti è un vulcano di simpatia.


– Al suo arrivo in Venezuela, si è subito adattata?


Subito! In quindici giorni già lavoravo in una pasticceria di italiani. Si chiamava L’Antica Pasteleria a Sabana Grande. I proprietari erano una coppia di Torino. Il castigliano l’ho imparato un po’ alla volta. Sono arrivata con la mia famiglia: marito e due bambini che hanno studiato alla Codazzi.


Il racconto di Angela viene interrotto da due poliziotti del comune di Chacao; si avvicinano e la salutano affettuosamente con un abbraccio.


Era tempo che non ti vedevamo e siamo passati per un saluto– dice uno di loro. A Chacao tutti conoscono la pasteleria El Parque e Angela e Michele sono molto amati.


Mi vengono a trovare molte persone. Ho 37 anni in questo quartiere e non ho mai litigato con i vicini, mi faccio gli affari miei!


– Chi sono i suoi clienti? Italiani?


Giovani, vecchi, amici, insomma chi viene, viene! Abbiamo anche molti clienti italiani, ma per quelli è meglio pochi ma buoni. Non sopporto che mettano in dubbio la qualità dei miei prodotti, mi danno fastidio, se ne escono sempre con la stessa frase: “È fresco?


– Quali sono le specialità della sua pasticcieria?


Pastiere, profitterol al limone, panettoni, cassate, roccocò, mostaccioli,i pandori, pastarelle. Sa che la pastiera e le zeppolelle le abbiamo fatte noi per la prima volta in Venezuela?


Parliamo della produzione per gli addi al celibato. Quando è nata l’idea di creare dolci a tema sessuale?


La mia figlioccia doveva fare una festa e per scherzo gli ho fatto fare una “torta” di marzapane. Quando gliel’ho presentata è stata una scena molto divertente. È iniziata così, per gioco, e giocando giocando è diventato un lavoro. Proprio da poco abbiamo creato dei modelli per fare cioccolatini. Ce li ha chiesti un signore per la sua festa di compleanno, e i cioccolatini erano destinati alle donne che partecipavano.


Ascoltare la signora Angela è uno spasso, la sua allegria toglie all’argomento qualunque tipo di imbarazzo.


Chi si occupa delle “torte”?


Mio marito. Le fa a mano libera, senza stampi e in soli 30 minuti Il cliente viene da noi e ci dice cosa vuole. Non usiamo foto di catalogo, le trovo volgari; non le voglio! Tutto si basa sulla fiducia. La nostra è un’arte “a vista”!


E Angela! Non è mai stata gelosa di questa dote artistica del marito?


No, anzi sono stata io a dire “inventiamoci qualcosa”!


Come reagiscono i clienti davanti alle sue creazioni osé?


Per loro, come per noi tutti, è un gioco. Le nostre torte vanno a ruba in tutto il paese. Il mese scorso abbiamo mandato una torta a forma di pene a Maracaibo con l’aereo. Facciamo anche sederi con il “filo interdentale”, il cliente decide la dimensione: chi lo vuole piccolo, chi grande.Ci sono giorni che riceviamo numerose ordinazioni, quasi 4 o 5 alla settimana.


Il pezzo più richiesto e venduto?


-La torta a forma di pene.


La Pasteleria El Parque collabora con due sexy shop di Caracas- I clienti di questi negozi fanno le ordinazioni e le passano a noi – dice Angela.


Le hanno mai chiesto di fare una donna o un uomo intero?


E dove la piglio? Dobbiamo “comprà una muñeca!”


Sono da solo mezz’ora in compagnia di Angela e Michele e i clienti hanno già svuotato mezzo negozio. – Vede questa torta? – dice Angela – ne abbiamo fatte già 7 da questa mattina! I venezuelani mangiano dolci tutti i giorni, invece gli italiani e gli spagnoli una volta alla settimana. Se li mangiano.


Oramai il Venezuela è il suo paese, si sente a casa qui?

Si, non rimpiango nulla. Sto bene soprattutto perché ho sempre lavorato.