La grande svolta della Bachelet

Michelle Bachelet ce l’ha fatta. E’ la nuova presidentessa del Cile e si sta preparando ad assumere il suo arduo incarico con grande serietà. E soprattutto con concretezza, caratteristica tipicamente femminile, sviluppata per necessità. La necessità di risolvere le piccole cose della vita quotidiana parallelamente a quelle legate al lavoro, alla carriera, abitua la donna a cercare soluzioni ai problemi, a spendere meno parole e ad agire di più.


E’ proprio questo il grande passo avanti che ha fatto il Cile, un paese maturato nel dolore, un paese con una cicatrice che ha obbligato tutti a crescere.


Michelle Bachelet diventa capo di Stato in uno dei paesi in cui il machismo è stato più feroce e in un’area del mondo in cui le parole riempiono l’aria di sogni e trascinano molto di più di qualsiasi azione concreta.


E’ un passo avanti per tutti. E’ una grande speranza per tutti. Il Cile ha dimostrato che anche in America Latina si possono fare scelte basate sulla realtà dei fatti. Per i cileni la Bachelet era una persona che garantiva serietà di lavoro, fermezza e capacità.


Negli anni passati aveva dimostrato queste qualità gestendo ministeri difficili come quello della Difesa e della Salute. In campagna elettorale ha mantenuto una posizione seria, ha affrontato i problemi in maniera concreta analizzando le possibili soluzioni, non si è lasciata trascinare dalla tentazione del populismo. Tutt’altro.


Non ha usato il suo passato per arrivare alla gente. Della sua famiglia, della grande tragedia di cui è stata vittima durante la dittatura ne hanno parlato molto di più i giornali stranieri che la stampa cilena. Non era quello il punto che ha reso forte la Michelle Bachelet candidata. La sua forza era nella proposta di governo concreta, seria, affidabile. La sua forza era nella capacità, dimostrata con i fatti, di condurre il Cile con un governo che garantiva il proseguimento di quel cammino in avanti che ha intrapreso negli ultimi anni.


Non è né sull’odio né sul clientelismo né su promesse altisonanti che la Bachelet ha costruito la sua vittoria. Ha promesso quello che sapeva di poter mantenere, ha parlato chiaramente, ha dimostrato di saper superare i rancori, di essere in grado di avere una visione paese globale e di poter rappresentare una valida opzione per tutto il Cile, per tutti i cileni, indipendentemente dalle idee politiche di ciascuno.


La vittoria di Michelle Bachelet è una vittoria della donna latinoamericana ma non solo. E’ la vittoria di quella fascia di latinoamericani che riemergono dalle ferite dei propri paesi per crescere più consapevoli, più solidi, più preparati, di tutti coloro che, pur essendo nati nel paese del realismo magico, sono capaci di lasciare da parte i canti di sirene per apprezzare la serietà delle soluzioni.