Un nuovo coordinatore per le Acli in Venezuela

Edoardo Sanna è il nuovo Coordinatore del Patronato Acli in Venezuela, un patronato che ha una lunga e proficua storia nel nostro paese. Viene a rafforzare lo staff attuale composto dal presidente Franco Soressi e la responsabile dell’ufficio, Antonietta Porfidio.


Edoardo Sanna ha una lunga esperienza nell’area della solidarietà e dei diritti dei lavoratori e dei pensionati per cui siamo sicuri che il suo apporto sarà importante e beneficerà l’intera collettività. Pubblichiamo il suo saluto che invia, dalle nostre pagine, a tutti gli italiani del Venezuela.


 


 


Ben trovato Venezuela!!!


 


Il mio nome è Edoardo. Spero che ci conosciamo presto e che possiamo diventare amici. Sono il nuovo coordinatore nazionale per il Venezuela del Patronato ACLI. La mia venuta in Venezuela ha vari significati ma, quello che ritengo più importante, è quello relativo alla attenzione che la Dirigenza Nazionale del Patronato ACLI e delle ACLI stanno rivolgendo ai nostri connazionali emigrati nel mondo e in particolare in America Latina. E’ evidente che quando parlo di emigrati parlo anche, anzi soprattutto, dei loro figli e delle loro famiglie. Vengo dalla Sardegna, lo dice il mio cognome “Sanna”, terra di emigrati, dura, ma dolce, testarda ma ospitale. E conosco il dolore di chi l’ha dovuta lasciare, della nostalgia che si ha della Sardegna quando è lontana, dei suoi odori, dei suoi sapori, dei suoi colori, della musica del maestrale e del mare, del vento tra gli alberi, dei suoi monti, delle colline, delle pianure. E chi di Voi non può dire altrettanto della sua terra? Della Sicilia, del Friuli, delle Puglie, del Piemonte? Della nostra bella e grande Italia. Ecco un altro dei significati della mia venuta: farvi sentire che le ACLI non dimenticano, ricordano che se l’Italia è diventata più grande lo deve in grande misura ai suoi emigrati. Spesso in Italia ci dimentichiamo di voi, dei vostri problemi e allora la Madre Italia, diventa matrigna. Le ACLI non vogliono parlare di Italo-Venezuelani ma di cittadini “Italiani e Venezuelani”, di uomini e donne che hanno il vantaggio di conoscere due culture, che hanno il dovere di difenderle, che devono essere orgogliosi della loro duplice condizione. Le ACLI ricordano….e non ricordano solo in determinati momenti, ricordano tutti i giorni e col loro lavoro vogliono essere un tramite perché i nostri fratelli all’estero siano meno soli. Non vogliamo che, per esercitare i diritti che le leggi italiane contemplano in favore degli emigrati, questi debbano sottoporsi a lunghe file, ad una burocrazia che è lenta. Sappiamo che le Ambasciate e i Consolati svolgono al meglio il loro compito e che il loro è un lavoro complesso che deve essere fatto con la massima sollecitudine, ma con poco personale. Le ACLI vogliono essere un pungolo perché le varie Associazioni, i Patronati presenti in Venezuela dimentichino il loro “particulare” per svolgere una azione comune che deve avere come unico obbiettivo la tutela e la promozione dei diritti dei Nostri Connazionali all’estero.


Un altro significato della mia venuta è che le ACLI vogliono ampliare i loro servizi di tutela: oltre a quella tradizionale (le pensioni, le posizioni assicurative, gli assegni familiari, i riscatti, la compilazione dei modelli reddituali) vogliamo diversificarci. Per quanto riguarda il tradizionale siamo già in grado di avere la posizione assicurativa in termini reali mediante l’accesso agli archivi INPS, abbiamo in Italia un sistema che ci permette di sollecitare le pensioni direttamente presso i Poli INPS. Per i nuovi servizi sta per partire quello di assistenza fiscale, per la compilazione delle dichiarazioni fiscali, per il calcolo e il versamento dell’ICI (l’imposta che si deve pagare se si hanno immobili in Italia), per l’ottenimento delle visure catastali (tramite l’accesso alla banca dati del Ministero delle Entrate), per le dichiarazioni di successione. Non solo, poiché riteniamo di dover dare ancora di più, a breve avremo un servizio di traduzione fatto da traduttori autorizzati. Ci stiamo dotando di un servizio di consulenza legale che dia consulenza in campo socio assistenziale secondo le norme venezuelane e ci stiamo preparando per assistere i nostri connazionali anche per quanto riguarda le domande da presentarsi agli Enti Assicurativi Venezuelani. Le ACLI vogliono che uno dei nostri slogan “ Il nostro lavoro è il vostro lavoro” non sia solo uno slogan ma il modo di esservi vicino. La prima cosa che dico sempre ai miei collaboratori è: ricordatevi che il nostro vero datore di lavoro non sono le ACLI, ma gli uomini e le donne che si rivolgono a noi. La mia presenza nasce da questo spirito: dare e fare il più possibile, nella maniera più qualificata, col sorriso sulle labbra, sempre pronti a difendere i più deboli nella tutela dei loro diritti ricordando che ACLI è l’acronimo di Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, e, quindi, il nostro compito è di tutelare i lavoratori italiani nel mondo, ma sempre tenendo presente che siamo Cristiani e che nel Vangelo troviamo la nostra cultura. Non sono più un ragazzo (ho solo 53 anni) ma, quando mi è stata proposto di venire in Venezuela non ci ho pensato due volte ed ho accettato perché nessuno mi ha parlato di “avventura” ma di completamento di un’opera che è stata a lungo progettata: una forte presenza (e quindi maggior incisività politica di tutela degli emigrati) delle ACLI in America Latina non può prescindere dal rafforzamento delle ACLI nel Venezuela, con la apertura di nuove sedi, con la creazione di una rete territoriale diffusa, con la creazione vera dell’Associazione. Ma i protagonisti di questo sviluppo sarete voi stessi. Aderendo alla ACLI sarete voi che, con la vostra tessera sceglierete le persone adatte a guidare l’Associazione.


Mi mancherà la Sardegna, ma sto già amando questo Paese. Sono certo che per ogni amico che ho lasciato in Sardegna ne avrò dieci in Venezuela.


Grazie per l’accoglienza, camminiamo insieme perchè senza il vostro aiuto non esisterebbero le ACLI.


 


Edoardo Sanna


Coordinatore Nazionale