Successo postumo per Pietro Di Donato

WEST HOBOKEN (Nip) – Un successo straordinario…postumo. Il protagonista è l’autore italo-americano Pietro Di Donato il cui lavoro – in particolare il classico “Christ in Concrete ” – si guadagna, in questi giorni, le pagine dei giornali americani per la contemporaneità e il seguito che riscuote nei college campus d’America.


La novella, del 1939, è il ritratto autobiografico di un episodio terribile che accadde nella vita dell’autore di origine italiana. Il romanzo fu ispirato dalla tragica morte del padre dello scrittore, un operaio edile, morto sul cantiere di lavoro il Venerdì Santo del 1923. Di Donato aveva all’epoca soli dodici anni e quel tragico giorno ha cambiato per sempre la sua vita. Fu egli stesso un operaio edile e mantenne l’iscrizione al sindacato degli edili per tutta la vita. “Cristo tra i muratori” è un romanzo proletario scritto da un proletario. Fu pensato in origine come un racconto breve pubblicato da Esquire ma fu subito rielaborato per divenire un romanzo. Fu immediatamente un grande successo, se ne trasse anche un film (“Unto this day”) e fu scelto dal Club del libro del mese.


Pietro Di Donato (1911-1992) è stato uno scrittore italo-americano nato a West Hoboken, New Jersey da genitori emigrati dall’Abruzzo. Ha avuto poca formazione scolastica ma ha raggiunto una grande popolarità con il suo primo romanzo. Di Donato è stato un obiettore di coscienza durante la Seconda guerra mondiale. Fu in quel periodo di obiezione di coscienza che conobbe la futura moglie. Nel 1978 il suo servizio giornalistico sul rapimento e l’assassinio di Aldo Moro (intitolato “Christ in Plastic”) vinse il premio dell’Overseas Press Club.


Dopo il successo del suo primo romanzo Di Donato ha continuato a scrivere ma non ha mai raggiunto l’apice artistico di “Cristo tra i muratori”. Di Donato si è spento a Long Island, New York nel 1992. Tra le altre opere anche “This Woman” (1958); “Immigrant Saint: The Life of Mother Cabrini” (1960, sulla vita della prima santa americana Francesca Saveria Cabrini); “Three Circles of Light” (1960); “The Penitent” (1962, sulla vita di Maria Goretti); “Naked Author” (1970); “The American Gospels” (2000).