La Bce alza i tassi, sale l’euro

ROMA (ANSA) – La Banca centrale europea alza i tassi di interesse e lascia aperta la porta verso ulteriori manovre al rialzo con l’euro che riaggancia quota 1,20 dollari, ai massimi da tre settimane. La Bce ha innalzato il costo del denaro al 2,50%, una decisione ampiamente scontata dal mercato che ha di conseguenza concentrato l’attenzione sulla conferenza stampa del presidente dell’istituto centrale Jean Claude Trichet – che di consueto fa seguito alla riunione del direttivo Bce – alla ricerca di indizi sulle mosse future di politica monetaria.


E le attese non sono andate deluse: Trichet, pur ribadendo di non avere “in programma ex ante una serie di rialzi dei tassi”, ha lasciato capire che la Bce è propensa a portare avanti il rialzo graduale dei tassi di interesse per far fronte al rischio inflazione. In Eurolandia il tasso di inflazione continua a marciare sopra la soglia del 2% e lo stesso Trichet ha rimarcato che i rischi sulla dinamica dei prezzi “restano al rialzo” in un contesto di crescita economica (“prevediamo forti tassi di crescita nel breve termine” ha spiegato Trichet) e di tassi di riferimento che “restano ancora a livelli molto bassi”. Quanto basta per far metter in conto agli osservatori almeno altre due strette monetarie nel corso del 2006 con un primo rialzo al 2,75% a giugno per poi arrivare a fine anno al 3%, vale a dire al livello più alto da quattro anni a questa parte. L’euro si è spinto così fino a un massimo di seduta di 1,2016 dollari per poi assestarsi attorno a 1,2005 dollari dai 1,1923 degli ultimi scambi di ieri.


Dall’inizio dell’anno, l’euro ha totalizzato un guadagno dell’1,2% sul dollaro sostenuto proprio dalla prospettiva di un graduale innalzamento del costo del denaro e, di conseguenza, di una riduzione del differenziale dei tassi con gli Usa. Un capitolo, quest’ultimo, tutto da verificare se si tiene conto che la Federal Reserve dovrebbe portare avanti la lunga manovra rialzista portando i Fed Funds al 4,75% a marzo e al 5% a maggio, mentre fra gli operatori si fa strada l’ipotesi di un ennesimo rialzo a giugno al 5,25%.