Il ministro Tremaglia

Finalmente il ministro Tremaglia, il nostro ministro, lo avremo tra poche ore in Venezuela. Sarà una visita  nell’ambito di un suo più ampio programma di incontri in America Latina. Difatti, il ministro per gli Italiani nel mondo visiterà anche l’Argentina e l’Uruguay.


Questa visita, più volte auspicata dalle  pagine della “Voce” e dal nostro Direttore al ministro Tremaglia, giunge in un momento particolarmente agitato della vita politica del Paese.


Alla crescita economica, ancora una volta sostenuta dall’ingente spesa pubblica, possibile solo grazie agli introiti derivati dalla vendita del petrolio, non corrisponde una distensione delle tensioni politiche e sociali che il Venezuela vive fin dall’inizio del nuovo secolo. Il dibattito politico si caratterizza sempre più per le manifestazioni di intolleranza alle quali la nostra Collettività, quella che vive il Venezuela, non è estranea.


D’altro canto, gli italiani del Venezuela risentono ancora della grave crisi economica che vive il Paese. Sebbene sia inconfutabile che alcune  grandi industrie, quelle che possono partecipare alle aste guadagnandosi gli appalti degli enti governativi e non, soffrono i rigori di una economia che stenta nella ripresa, vero è anche che i piccoli commercianti e imprenditori devono lottare ogni giorno per sopravvivere. Le statistiche, quelle ufficiali, mostrano solo un aspetto dell’economia. Non è il quadro completo di un Paese che oggigiorno ha ancora più del 50 per cento dei venezolani occupati nella “economia sommersa”. Un’economia sommersa, questa,  che a differenza di quella dei paesi sviluppati, non produce se non miseria e fame.


Pesante, per i nostri connazionali, soprattutto quelli della provincia, il problema della sicurezza. Chi vive nelle regioni agricole e di frontiera è soggetto a sequestri che a volte si concludono con la morte dei sequestrati. E non sempre sono sufficienti le precauzioni quotidiane  per sfuggire al rapimento, all’estorsione.


Infine, è d’uopo sottolineare il clima elettorale che viviamo anche qui in Venezuela. Con il diritto al voto, per anni negato agli italiani fuori d’Italia, le elezioni politiche  si vivono oggi in tutt’altro modo. Finalmente non siamo più spettatori ma protagonisti così come, speriamo, potrano esserlo in Parlamento i nostri futuri rappresentanti.


Questo è il Venezuela che, per la prima volta, visita il ministro Tremaglia. Quella che incontrerà domenica nel nostro Centro Italiano Venezolano di Caracas è solo una parte, una piccola parte della nostra Collettività. Resta fuori quella della provincia che, speriamo, potrà esporre al ministro le proprie preoccupazioni; le proprie aspirazioni in una prossima visita, una visita non “lampo” come questa.