Sequestri, liberato Rocco Minicucci

CARACAS – Rocco Minicucci, l’imprenditore 71enne di origini molisane rapito il 24 febbraio scorso a San Fernando di Apure, è stato liberato e sta bene. La notizia è stata resa nota sabato scorso a Campobasso dal figlio Pasquale, che ha parlato al telefono col padre. Minicucci, ha riferito il figlio, è stato lasciato dai suoi sequestratori nei pressi di una piccola località a 300-400 chilometri da San Fernando. Dopo aver camminato per alcuni chilometri si è presentato ad un posto di polizia e raccontato di essere stato tenuto prigioniero sempre all’aperto e spostato continuamente da un luogo all’altro. Per la sua liberazione, i familiari assicurano che non è stato pagato alcun riscatto.


A quanto raccontato da Minicucci ai suoi familiari, racconto poi riferito alla stampa, i rapitori sono stati rispettosi del prigioniero. “Sono stato trattato bene, non ho mai temuto per la mia vita – avrebbe detto Minicucci. – Quello che chiedevo da mangiare mi veniva sempre dato, ripeto: mi hanno trattato bene”. Minicucci era stato rapito a febbraio davanti alla sua abitazione di San Fernando, sorpreso da un commando armato quando, accompagnato da due “vigilantes”, era sceso da casa per buttare l’immondizia; da quel momento non si erano più avute sue notizie. Il mese scorso però i familiari avevano ricevuto una sua lettera e alcune sue foto. I rapitori erano stati più volte braccati dalla polizia venezolana e anche uno dei nascondigli usati come prigione era stato individuato. Un altro figlio di Minicucci, Francesco, si trova in Venezuela dai giorni successivi al sequestro; è stato lui a riabbracciare per primo il padre, e a dare la lieta notizia agli altri familiari in Italia. Il resto dei parenti – la moglie e due figli che si trovano nel capoluogo di regione molisano – aspettano ora di poter rivedere il loro caro. “Speriamo possa essere qui tra una settimana – ha detto il figlio rimasto a Campobasso, Pasquale – per poter festeggiare con noi”.


Minicucci in passato ha gestito diverse attività in Venezuela, soprattutto negozi di ferramenta; attualmente, però, le sue attività si esaurivano nella Inversiones Minicucci C.A., impresa finanziaria a San Fernando di Apure. Il suo caso è stato costantemente seguito dalla missione antisequestri attivata presso l’ambasciata italiana a Caracas, la quale non ha esitato a prestare il suo aiuto alla famiglia Minicucci nonostante il fatto che Rocco non fosse più cittadino italiano.