Musica, in Italia il talento Dudamel

SALERNO – “Il nuovo genio del podio ha 25 anni”. Con questo titolo Repubblica dedica una pagina intera al direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel.


Tutti lo vogliono, tutti ne parlano, tutti ne esaltano la musicalità travolgente- sottolinea la giornalista. – Corre nel mondo la fama del venezolano Gustavo Dudamel, il più interessante nuovo direttore del pianeta”.


L’occasione per presentarlo al pubblico italiano è la sua tournee: un viaggio musicale che si concluderà alla Scala di Milano, dove il giovanotto “dai tratti caraibici”, eseguirà il Don Giovanni di Mozart. Ma Dudamel è solo lo spunto per elogiare tutto il sistema del maestro Abreu, come sottolinea poco dopo la giornalista:


Sfuggirebbe il senso del fenomeno senza guardarne le radici. Dudamel è ‘figlio’ dello straordinario sistema pedagogico-musicale del Venezuela, dove la musica, da un trentennio, è divenuta anche progetto sociale e metodo di riscatto per i ragazzi dei barrios più degradati e miseri”.


E ancora:


“L’artefice del sistema è Antonio Abreu, ex direttore d’orchestra ed ex-ministro della cultura, considerato in patria un mito vivente, che ha organizzato con le sovvenzioni del governo (‘meno del budget di un singolo teatro d’opera’ fa notare Abreu) una rete mastodontica d’istruzione musicale e di formazione di orchestre giovanili”.


Ma non poteva mancare il riconoscimento a Claudio Abbado, che in Venezuela abbiamo avuto modo di ammirare diverse volte. Dudamel, intervistato, lo ringrazia:


Claudio è un dio della direzione d’orchestra. L’ho conosciuto nel ’99 in Venezuela, e nel 2004 è tornato con la Mahler Chamber Orchestra(…) ora ogni volta che viene, ci vediamo”.


E infine la chiusura:


“Cosa prova quando è sul podio? Pura felicità