NEW YORK –E’ prevista per lunedì l’elezione dell’Italia nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite. Entrerà così da gennaio a fare parte, per la sesta volta nella storia, dell’organo decisionale dell’Onu. E’ un’elezione che comporta onori, ma anche oneri; un riconoscimento ma anche una assunzione di responsabilità.
Il biennio 2006-2007 non sarà sicuramente tra i più tranquilli. Dopo l’invasione dell’Iraq, senza il nulla osta esplicito del Consiglio di sicurezza, sono in molti a considerare prioritario il ristabilimento della legalità internazionale. Anche gli Stati Uniti concordano sulla necessità di parlare in coro sulle grandi crisi del momento, dalla Corea del Nord all’Iran, dal Corno d’Africa al Darfur. La candidatura italiana nasce alla fine del
Anche il Venezuela cercherà di raggiungere un posto nel Consiglio di Sicurezza, da contendere al Guatemala. In questo caso l’elezione è più incerta; il Venezuela conta sull’appoggio di Russia, Cina e gli altri paesi mediorientali, il Guatemala su quello degli Stati Uniti.