Domani il “Family Day”

ROMA – Domani a Roma avrà luogo il “Family Day” (FD), la manifestazione promossa da un variegato comitato promotore laico e cattolico, che conta sull’appoggio dei vescovi e che ha trovato anche il favore di esponenti del mondo musulmano, preoccupati “della tutela del valore della famiglia”. Nel mirino mirino del FD ci sono, soprattutto, i “Dico”, il disegno di legge sui diritti civili delle persone conviventi: “Una legge-mostro – sostiene Stefania Craxi (Fi), del comitato promotore dell’FD – una specie di matrimonio post-moderno che sublima la cultura consumistica, e lo fa per di più con bassa intensità morale”. Sulla questione si registrano visibili fibrillazioni nella maggioranza. Il vicepremier Rutelli, mercoledì, aveva dichiarato: se non fossi nel governo, all’FD ci andrei. Ieri sono giunte le repliche di numerosi esponenti dei Ds, primo fra tutti D’Alema: “Non andrei a quella manifestazione perché non si difende la famiglia scagliandosi contro i cittadini che convivono senza essere sposati”. A difendere i Dico è sceso in campo ieri il presidente del Senato, Marini: “Questo disegno di legge – chiarisce Marini – risolve un problema che è un problema reale. Ci sono delle convivenze anche con i bambini che in qualche modo, sul piano dei diritti, devono essere rassicurate”. Domani a Roma avrà luogo anche il corteo “Coraggio Laico”, la contromanifestazione promossa dai radicali. Commenta il ministro dell’Interno, Amato: “La mia preoccupazione è che con due piazze ritorniamo da soli ai Guelfi e ai Ghibellini”.