L’onorevole Cassola respinge le accuse di assenteismo agli eletti all’ester

ROMA – Lo scorso 30 novembre, sul portale “Politicamentecorretto”, Salvatore Viglia ha pubblicato un’intervista al senatore leghista Massimo Polledri che, tra l’altro, ha accusato di assenteismo in Aula gli eletti all’estero.o


Un’accusa che Arnold Cassola non ha lasciato cadere nel vuoto. Il deputato, infatti, è intervenuto oggi alla Camera per chiedere al Presidente Bertinotti di mandare al Presidente del Senato il resoconto con il numero delle presenze in aula dei deputati eletti all’estero.


Polledri, in particolare, aveva sostenuto che i soldi in finanziaria per gli italiani all’estero “hanno un valore di un prezzo politico. Tanto è vero che gli italiani all’estero al Senato sono sempre presenti perché votano. Alla Camera, se andiamo a vedere le presenze, i deputati non ci sono mai. Andiamo a fare un elenco delle presenze. Oggi, 28 novembre, per esempio si vota, alla Camera non ce n’era neanche uno. Questo la dice abbastanza lunga. O uno fa il deputato e lo fa seriamente oppure no. Non si può essere presenti solamente alle votazioni decisive, ma anche alle voci di spesa generiche”.


In realtà, nella seduta citata dal senatore della Lega gli eletti all’estero c’erano tutti, tranne Angeli, Farina e Merlo, come l’Aise ha potuto facilmente verificare dai resoconti pubblicati sul sito della Camera.


Nel suo intervento Cassola ha detto che “naturalmente capisco, perché lo vediamo, che ci sono degli atteggiamenti di xenofobia di secondo livello anche in quest’aula contro gli italiani all’estero, in particolare da parte degli onorevoli Goisis, Cota e così via. Ci sono anche degli atteggiamenti di ignoranza nel senso etimologico della parola “ignorare”, nel senso di ignorare che cosa sia la vita da emigrante. In questo caso vediamo gli onorevoli Franco Russo, Mascia e altri, che parlano di aspetti concernenti gli italiani all’estero, che veramente non conoscono”.


“Tuttavia, signor Presidente, che ci siano anche dei politici che dicano delle bugie non è un bene per la politica. La gente si allontana dalla politica anche a causa dei politici i quali, non solo sono condannati magari anche per corruzione, ma sono anche bugiardi. Pertanto – ha chiesto Cassola – la pregherei, signor Presidente, di volere proporre al Presidente Marini la lista delle presenze del 28 novembre (era il giorno del voto sulla questione di fiducia). Nel mio caso, non parlo per gli altri miei undici colleghi, ma sono sicuro che sarebbero d’accordo, chiederei anche che fosse presentata al Presidente Marini l’intera lista delle presenze dall’inizio di questa legislatura, dove io so di avere oltre il 90% delle presenze. Così almeno – ha concluso – i politici italiani, o alcuni di loro, non continueranno a dire delle baggianate che non fanno bene né alla politica, né ai politici, né agli italiani”.


Preso atto della richiesta, Bertinotti ha fatto notare al deputato che “per un’antica prassi non è consentito ai membri di una Camera sindacare il contenuto di discussioni svolte da parlamentari presso l’altro ramo del Parlamento. Prendo atto del contenuto sostanziale del suo intervento e del significato politico che ella intende attribuirgli. Comunque – ha concluso Bertinotti – le ricordo che i dati sulle presenze dei deputati sono pubblici e possono essere in qualunque momento verificati dai soggetti interessati, anche attraverso il sito Internet della Camera dei deputati”.