Assegno di solidarietà

La CGILe lo SPI sollecitano l’assegno di solidarietà per gli anziani all’estero. E’ quanto si afferma in una nota della Segreteria del Dipartimento Internazionale Spi-Cgil.
Nella nota si legge che la crisi politica in corso non deve azzerare, né rinviare a tempo indeterminato, tutto il positivo lavoro svolto dalle Commissioni Parlamentari che fin qui si sono espresse sull’Assegno di Solidarietà per gli anziani indigenti, nati in Italia e residenti all’estero, e che l’approvazione di questa misura è quanto mai urgente.


 La Segretaria della Cgil Morena Piccinini e la Segretaria Generale dello Spi Betti Leone, hanno così scritto per chiederne il sostegno al Presidente del Senato Franco Marini, al Presidente della Camera Fausto Bertinotti, al Presidente della Commissione Affari Esteri, Emigrazione del Senato Lamberto Dini, al Presidente del Comitato per la questione degli Italiani all’estero del Senato Claudio Micheloni, al Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Umberto Ranieri e al Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Mimmo Lucà.


 Nella lettera le due Segretarie ricordando che la “Legge per l’istituzione di un Assegno di Solidarietà di Euro 123 mensili per i nostri anziani indigenti residenti all’estero, dopo i pareri unanimi delle Commissioni Affari Sociali, Esteri, Lavoro e Finanza si appresta a completare il proprio iter parlamentare e che non è la prima volta che questa Legge, urgente e lungamente attesa dagli sfortunati protagonisti di un’emigrazione antica, arriva in Parlamento senza poi riuscire a completare il percorso per la sua approvazione“.
I Sindacati italiani ritengono che questa sia una Legge importante, economicamente sostenibile e sicuramente qualificante anche per il Governo che se ne fa interprete.
Morena Piccini e Betti Leone sottolineano infatti come “La rigorosità delle soglie d’accesso e la selettività dei criteri, il progressivo ridursi dei costi a fronte dell’età avanzata dell’area circoscritta di anziani a cui è destinata, le disponibilità economiche pur presenti, la gravità dei bisogni a cui è chiamata a far fronte, sono elementi certi e qualificanti. Sarebbe conseguentemente difficile trovare giustificazioni se, ancora una volta, questa Legge venisse rinviata, se, ancora una volta, prevalessero logiche di chiusura su un problema filtrato da anni di verifiche e che oggi vede l’unanime consenso delle forze parlamentari”.


Le due Segretarie concludono affermando che contano in un positivo intervento da parte di tutti gli interlocutori a cui la lettera è rivolta, “per la tempestiva e definitiva approvazione” dell’Assegno di Solidarietà.