Nella nota si legge che la crisi politica in corso non deve azzerare, né rinviare a tempo indeterminato, tutto il positivo lavoro svolto dalle Commissioni Parlamentari che fin qui si sono espresse sull’Assegno di Solidarietà per gli anziani indigenti, nati in Italia e residenti all’estero, e che l’approvazione di questa misura è quanto mai urgente.
Nella lettera le due Segretarie ricordando che la “Legge per l’istituzione di un Assegno di Solidarietà di Euro 123 mensili per i nostri anziani indigenti residenti all’estero, dopo i pareri unanimi delle Commissioni Affari Sociali, Esteri, Lavoro e Finanza si appresta a completare il proprio iter parlamentare e che non è la prima volta che questa Legge, urgente e lungamente attesa dagli sfortunati protagonisti di un’emigrazione antica, arriva in Parlamento senza poi riuscire a completare il percorso per la sua approvazione“.
I Sindacati italiani ritengono che questa sia una Legge importante, economicamente sostenibile e sicuramente qualificante anche per il Governo che se ne fa interprete.
Morena Piccini e Betti Leone sottolineano infatti come “La rigorosità delle soglie d’accesso e la selettività dei criteri, il progressivo ridursi dei costi a fronte dell’età avanzata dell’area circoscritta di anziani a cui è destinata, le disponibilità economiche pur presenti, la gravità dei bisogni a cui è chiamata a far fronte, sono elementi certi e qualificanti. Sarebbe conseguentemente difficile trovare giustificazioni se, ancora una volta, questa Legge venisse rinviata, se, ancora una volta, prevalessero logiche di chiusura su un problema filtrato da anni di verifiche e che oggi vede l’unanime consenso delle forze parlamentari”.
Le due Segretarie concludono affermando che contano in un positivo intervento da parte di tutti gli interlocutori a cui la lettera è rivolta, “per la tempestiva e definitiva approvazione” dell’Assegno di Solidarietà.