Los Roques, ritrovato il relitto del Let 410?

Passi avanti nella difficile ricerca dell’aereo scomparso lo scorso 4 gennaio nelle acque dell’arcipelago di Los Roques, sciagura nella quale morirono 14 persone, di cui otto italiani: i rottami del velivolo sono forse stati individuati. Il ritrovamento di “qualcosa che può essere compatibile” con il Let 410 della compagnia Transaven è stato confermato dall’unità di crisi della Farnesina.


Dopo quattro giorni di ricerche, la nave “Punta Brava” della marina venezolana, fornita di apparecchiature speciali, ha rilevato il relitto di un aereo sul fondale marino nel punto dove si ritiene che affondò il bimotore Let 410 della compagnia Transaven, sulla rotta dall’aeroporto di Caracas, Maiquetía, verso le isole di Los Roques. Otto delle 14 persone a bordo di quel tragico volo erano italiane: Paolo Durante e la moglie Bruna Guernieri, le loro figlie Emma (8 anni) e Sofia (6); Annalisa Montanari; Rita Calanni; Stefano Fragione e Fabiola Napoli, che si trovavano in viaggio di nozze. Fin da subito dopo l’incidente, i tecnici di Caracas avevano precisato che le ricerche per localizzare il bimotore nei fondali delle acque di Los Roques potevano durare anche qualche mese.


La Farnesina ha, d’altra parte, più volte ribadito il proprio “massimo impegno” per chiarire le circostanze della vicenda. Lo scorso 29 febbraio, il ministro degli Esteri Massimo D’Alema aveva incontrato a Caracas il capo della protezione civile venezuelana, Antonio Rivero, il quale, aveva ribadito che non c’erano indizi che portassero a pensare a qualcosa di diverso da un incidente; in particolare, che non c’era alcun elementro che facesse pensare a un dirottamento.


“Non ci sono altre possibilità se non quella di un incidente”, aveva sottolineato Rivero, precisando che l’unico cadavere ritrovato (quello del copilota dell’aeromobile) confermava proprio la tesi della sciagura e, quindi, di un violento impatto in mare del bimotore. Commentando le notizie di domenica, il padre di una delle vittime, Manuel Alcalà Murillo, ha riferito che il procuratore venezolano José Gregorio Morales lo ha informato che la Incosta, impresa che ha fornito la tecnologia per le ricerche, è sicura che l’oggetto rilevato tra i 300 e i 400 metri di profondità è un aereo. La lunghezza dell’aeromobile è di circa 14 metri, la stessa del Let 410 caduto il 4 gennaio, un dato che porta al 60% le probabilità che si tratti dell’aereo della Transaven. Resta comunque il fatto che in quella zona giacciono i relitti di una trentina di aerei. Si spera quindi che tra mercoledì e venerdì la Incosta accerti se si tratti davvero del Let 410 Transaven caduto a gennaio. Se così fosse, ha spiegato Alcalà Murillo, verranno interpellate per il recupero le autorità svizzere e italiane e il fabbricante dell’aereo, un’azienda della Repubblica ceca.