Nostra Signora di Pompei, 50 anni per la comunità

Domenica prossima, la chiesa Nostra Signora di Pompei compie 50 anni: è dal lontano ottobre del 1958 che veglia sulla comunità italiana, offrendo aiuto a chi si è trovato e si trova in difficoltà e, a tutti, un luogo d’incontro dove rinverdire le tradizioni della terra natia ma anche aiutare nell’inserimento della realtà del paese d’accoglienza. “Cerchiamo di tenere insieme gli italiani – racconta padre Joseph A. Cogo (così il suo biglietto da visita; in realtà Giuseppe Antonio Cogo, originario del Veneto) – ad esempio ospitando le feste patronali delle diverse comunità regionali o comunali da cui provengono i nostri parrocchiani. Queste feste sociali, assieme alle nostre altre attività, formano una serie di occasioni d’incontro che aiutano a formare una grande famiglia, dove uno aiuta l’altro”.


La funzione di “mantenere vive le tradizioni patrie”, di aiuto e indirizzo ai connazionali sono importanti, ma la missione più importante di Nostra Signora di Pompei – sottolinea padre Cogo – è quella di “mantenere la  fede”, ossia di perpetrare le tradizioni cattoliche nella comunità italiana.


Il “maestro di cerimonie” dell’appuntamento di domenica nel tempio in Alta Florida sarà padre Cogo, dell’ordine degli Scalabriniani. “Sono arrivato in Venezuela nel 2004 – ci racconta – prima ero stato nella diocesi di New York”. Di qui l’inglesizzazione del nome; negli Stati Uniti padre Cogo è giunto tanti anni fa: era il 1955, nel ’58 venne ordinato sacerdote, passò dieci anni a Boston e poi venne trasferito nella “Grande mela”. Durante la sua permanenza negli States è stato membro dell’ “American Committee and Italian Migration”, un’associazione che si curava di inserire i connazionali immigrati nella realtà americana.


La festa patronale in onore di  Nostra Signora di Pompei inizierà alle ore 11 di mattina, presso la chiesa italiana di Nostra Signora di Pompei. Aprirà l’evento la messa solenne, durante la quale avranno luogo la tradizonale supplica alla Madonna del Rosario e la processione per le vie del quartiere. A partire da mezzogiorno e fino alle otto di sera verranno allestiti una verbena con pietanze e specialità regionali, un bazar e anche una riffa, almeno per quelli che confidano nella buona fortuna. Verranno inoltre organizzati giochi per i bambini e una miniteca per i giovani. Allieterà l’evento la musica di vari gruppi folcloristici.


“I padri scalabriniani e il comitato promotore – recita una nota stampa diffusa per l’occasione – sperano che la festa costituisca un’occasione in cui la comunità possa riunirsi come una famiglia e ritrovare le sue radici che affondano nella cultura italiana, ma rifioriscono in Venezuela”.


Il biglietto d’ingresso è di 5 BsF. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero: (0212) 730 0224.