Guerra d’immondizia con il Regno Unito


SAN PAOLO – Circa cento contenitori con più di 1.000 tonnellate di immondizia spedita dal Regno Unito al porto di Santos, nel litorale di San Paulo, stanno creando un problema diplomatico tra Brasilia e Londra. Nei contenitori arrivati da novembre dall’Inghilterra c’era di tutto: pannolini sporchi, preservati usati, bottiglie, siringhe, guanti sanitari e anche resti di cibo.


“Non vogliamo importare immondizia e neanche vogliamo mandare i nostri residui a nessuno. Abbiamo soltanto una via d’uscita: fare tornare indietro questi contenitori”, ha dichiarato ieri Luiz Inácio Lula da Silva, presidente de Brasil. “Loro i membri della UE sono cosi puliti e vogliono disinquinare tanto che ci inviano una montagna di immondizia e dicono che è per riciclare. Chi riciclerà preservativi?”, ha ironizzato.


Celso Amorim titolare del Ministero degli affari Esteri brasiliano ha annunciato mercoledì che ha dato istruzioni alla delegazione permanente del Brasile a Ginevra perchè presenti una denuncia per traffico di residui pericolosi provenienti del Regno Unito.


Nel frattempo, la Polizia Federale investigherà se si tratta di un caso isolato o se il fatto, scoperto per caso dalla dogana, è solo la punta dell’iceberg di un traffico molto maggiore di residui tossici, ciò offrirà una immagine molto negativa del Brasile, un paese che pretende di piazzarsi tra le grandi potenze mondiali.