Afghanistan, ondata di violenza anche gli italiani sotto tiro


KABUL – A due giorni dalle elezioni in Afghanistan continua a salire la tensione. L’ondata di violenza annunciata dai Talebani per spingere la popolazione a non partecipare al voto ha attraversato ieri il Paese, a cominciare dalla capitale.


Ieri mattina sono stati esplosi razzi contro il palazzo presidenziale, residenza del capo di Stato Hamid Karzai, e il ministero della Difesa, senza provocare vittime, secondo quanto ha riportato la polizia. I Talebani attraverso il loro portavoce Zabihullah Mujahid hanno rivendicato l’attacco.


In un altro attacco condotto nella capitale contro le truppe della missione Isaf si sono, invece, registrate vittime: almeno 9 i morti (tra cui sei soldati britannici e due dipendenti Onu di nazionalità afghana) e 50 i feriti. Un kamikaze si sarebbe lanciato contro un convoglio di truppe internazionali sulla strada che collega Kabul a Jalalabad.


Ancora vittime nel Sud del Paese. Anche qui un attentatore suicida si è fatto saltare in aria stamane nei pressi di un checkpoint dell’esercito afghano nella provincia dell’Uruzgan, nell’Afghanistan meridionale, provocando la morte di 6 persone tra cui 3 soldati. Nessun gruppo filo-talebano ha per il momento rivendicato l’attacco, ma i sospetti principali delle autorità si concentrano sui ribelli anti-governativi.


Un altro attentato si è verificato nella provincia settentrionale di Badakhshan dove tre scrutatori e il loro autista sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba piazzata sul ciglio della strada.


Sono complessivamente 22 le vittime in quattro diversi attacchi nelle ultime 24 ore.


Una forte condanna per gli attentati terroristici è stata espressa da Hamid Karzai, presidente in carica e candidato alla rielezione alle consultazioni in agenda per giovedi’. “I nemici dell’Afghanistan – ha dichiarato Karzai – temono un’elevata affluenza alle urne della popolazione e stanno provando a intimidire l’elettorato con questi attentati terroristici”. Il presidente Karzai ha poi rivolto le sue condoglianze alle famigie delle vittime, concludendo: “Gli afghani sono consci del significato che hanno queste elezioni e si recheranno ai seggi per dimostrare che si oppongono ai gesti selvaggi dei nemici”.


Anche gli italiani sono nel mirino degli estremisti islamici. Ieri mattina, nel corso di una operazione congiunta, le forze di sicurezza afghane e i militari italiani, sono stati attaccati in un’area a circa 30 Km a nord est di Farah. E’ quanto riferisce in una nota il portavoce del Comando militare italiano di Herat, il maggiore Marco Amoriello spiegando che nessuno dei militari italiani, né delle forze di sicurezza afghane è rimasto ferito. ‘’Le nostre unità, colpite dal fuoco di insorti – spiega Amoriello – hanno subito risposto neutralizzando la minaccia”.


“Il ministro degli Esteri Franco Frattini condanna gli episodi di violenza che si sono susseguiti in Afghanistan nelle ultime ore, in particolare quelli contro il palazzo presidenziale e contro le forze ISAF”. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina in cui il capo della diplomazia italiana ribadisce “il forte auspicio del governo italiano affinché le elezioni presidenziali e dei consigli provinciali del 20 agosto si svolgano in maniera credibile, in un clima il più possibile sereno e senza intimidazioni che possano interferire con il libero esercizio del diritto di voto dei cittadini afgani, che rappresenta uno dei diritti fondamentali della persona umana”.