L’Incendio appicato al Qube è la dimostrazione di come vi sia nella capitale un problema concreto di escalation della violenza omofoba”. La denuncia è dell’Arcigay, dopo che martedì notte la discoteca Qube, nel quartiere romano di Portonaccio, sede delle serate Muccassassina, la più importante festa gay, lesbica e transessuale della capitale, è stata presa di mira da ignoti che hanno infranto i vetri dell’entrata e gettato liquido infiammabile. Evitato il peggio grazie all’intervento dei vigili del fuoco nella struttura chiusa per ristrutturazione e per i preparativi della stagione invernale, ma dove fino a pochi minuti prima lavoravano degli operai. Episodio “gravissimo”, denuncia Andrea Berardicurti, segretario politico del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma. “È intollerabile quanto avvenuto questa notte al Qube”, afferma Giorgio Ciardi, delegato del Sindaco per le Politiche della Sicurezza, aggiungendo che il sindaco Alemanno, “in questi giorni, ha ampiamente chiarito la posizione dell’amministrazione comunale che non è disposta ad accettare l’intolleranza e la prevaricazione ma è aperta al dialogo favorendo l’accettazione solidale nei confronti di tutti”. Franco Grillini, presidente di Gaynet, associazione di giornalisti omosessuali, e direttore di ‘gaynews.it’, esorta il Vaticano a condannare questi atti. “L’attentato incendiario al locale ‘Qube’, dove ogni venerdì si svolge la serata gay romana di ‘Muccassassina’, organizzata dal circolo ‘Mario Mieli’, è probabilmente la risposta dell’estremismo romano di destra all’arresto di ‘Svastichella’ e alla generale condanna dell’omofobia”, dice. “Dobbiamo però prendere atto che ormai siamo di fronte a un’escalation dell’omofobia violenta di natura politica oltreché sociale. A Roma esiste un estremismo di destra violento e aggressivo che deve essere isolato e messo nelle condizioni di non nuocere. Ma anche nel resto del Paese deve preoccupare la violenza omofobica di natura politica, che ormai è diventata il ‘core business’ di gruppi neonazisti”. “L’ennesimo atto intimidatorio contro omosessuali a Roma, con l’incendio del Qube, non può che generare un moto di sconforto e sembra dare ragione a chi vede in città, ma non solo, tutti i segnali di una escalation omofoba, come denunciato dall’Arcigay”, dice Paola Concia, relatrice della proposta di legge contro l’omofobia in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati. “Auspico che l’intera società voglia finalmente mobilitarsi, dicendo ad alta voce che omofobi, razzisti e intolleranti sono soltanto pochi imbecilli disperati. E allo stesso tempo rinnovo il mio appello a tutti i parlamentari, di destra e di sinistra, ad approvare subito, alla riapertura delle Camere, la legge contro l’omofobia, ormai non solo indispensabile, ma anche urgente |