Berlusconi: “Archiviare la follia atomica”

WASHINGTON – Silvio Berlusconi parla poco dopo il Presidente Usa Barack Obama, per ribadire la necessità di investire sulla sicurezza, “consapevoli dei pericoli” che combustibile e scorie siano utilizzati per “finalità illegittime”. Per questo, il premier lancia una agenzia nazionale per la sicurezza nucleare e una scuola di formazione per
la protezione di impianti e materiali radioattivi. Un’iniziativa che mira alla formazione “di personale da paesi emergenti che si avviano all’utilizzo di questa nuova fonte di energia”. Ma è soprattutto sull’intesa raggiunta fra Stati Uniti e Russia che il Cavaliere si sofferma. Nei giorni scorsi aveva sottolineato il peso che la propria
azione aveva avuto in vista della firma del patto. Ora Berlusconi ricorda come per tre volte, da presidente del G8 abbia “sempre inseguito l’accordo tra le potenze”, dal primo invito a Eltsin nel ‘94 al vertice di Pratica di Mare, fino alla “fortuna” che Obama e Medvedev si incontrassero due giorni prima del G8 dell’Aquila. – Tutto il mondo vi è grato per quello che siete riusciti a fare e che questa visione di un mondo senza armi nucleari che avete avanzato – ha detto Berlusconi – sia una speranza per tutti noi, per i nostri figli e le generazioni future. Generazioni che, è l’auspicio di Berlusconi, non dovranno più vivere “sotto l’incubo della guerra fredda e di due arsenali nucleari che potevano ciascuno distruggere dieci volte la popolazione
del mondo”.

Altra cosa è il nucleare per uso civile, una strada abbandonata dall’Italia dopo l’incidente
di Cernobyl e intrapresa 25 anni dopo da Berlusconi. “Abbiamo deciso di approvare un nuovo programma per la costruzione di centrali nucleari”, annuncia il premier. Un ritorno al passato gradito al Presidente del Consiglio: l’Italia non dispone di armi nucleari, ricorda, ma ha dato i natali a Enrico Fermi, capace di “scoprire
la possibilità di ricavare energia dall’atomo”.