Nelle 74 telefonate, non solo Facchetti-Bermagamo

MILANO – O più semplicemente richieste di biglietti ai dirigenti delle squadre più titolate per propri conoscenti. E’ il malcostume di chiamare arbitri e designatori, scambiarsi favori, chiedere, progettare strategie ‘politiche’, quello che emerge dalle 74 telefonate, di cui è stata chiesta l’acquisizione dalla difesa di Moggi al tribunale di Napoli nel processo a Calciopoli. Ci sono le lamentele per una direzione arbitrale, mentre si sprecano gli inviti a cena e le richieste di tagliandi. Chi si mette in contatto con un arbitro a pochi istanti dal fischio di inizio della gara. E infine i “consigli” di Bergamo allo stesso ex presidente dell’Inter: “Mancini (l’ex allenatore nerazzurro ora al Manchester City, ndr) si deve calmare, gli arbitri lo hanno preso di mira con quel suo carattere”.


Ma c’é anche la Roma, questa volta “favorita”, con la gara contro la Juve nel 2004 quando poté schierare Totti, “graziato” da un benevolo referto dal quarto uomo Ayroldi nella partita precedente contro il Palermo, quando il n. 10 aveva mandato a quel paese l’arbitro Trefoloni. Tra le telefonate inedite, infatti, il particolare emerge da un colloquio stavolta tra i due designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. Parlano della griglia per la gara di campionato ma anche di un referto “alterato”. Un referto che il quarto uomo avrebbe dovuto scrivere sul comportamento di Totti (“lo ha mandato a cagare”) nei confronti di Trefoloni. Se tale comportamento fosse stato messo nero su bianco nel referto, sarebbe scattata la squalifica per il capitano giallorosso la domenica successiva, quella di Juve-Roma. Bergamo: “Ayroldi si è comportato male in Roma…Roma, Roma Roma…(Roma-Palermo 1-1 ndr) è successo questo alla fine della partita Totti lo ha mandato a cagare, ha mandato a cagare Trefoloni, ma lui non se ne è accorto…. e nello spogliatoio ha detto lui che doveva scrivere questa cosa. Quando sono arrivato il giovedì successivo all’allenamento questo cretino di Ayroldi parlando con un altro arbitro ha detto: ‘oh meno male che non ho scritto di Totti… te lo immagini…. giocavano con la Juve, metti caso che lo squalificavano e perdevano davano la colpa che non c’era Totti”.
Pairetto: “E’ proprio un coglioncello… non è un malizioso, è da sciocchi parlare in presenza di altri(…)” Bergamo: “E’ un coglione, non è un coglioncello… se c’é qualcosa prendi l’arbitro in disparte e dici: è successo questo (…) lo scrivo?”.
Infine i consigli per “far calmare” il rissoso Mancini: al telefono Facchetti e Bergamo, che definisce Ancelotti “sempre pacioso”, mentre Capello ha cambiato atteggiamento. Roberto Mancini invece “litiga sempre con gli arbitri… si deve calmare”. Bergamo: ‘Gli arbitri lo hanno preso di mira parlano fra loro… io non è che sento… ma c’é questa lamentela e non fa bene. Io ho parlato con Trefoloni proprio di questo e lui dice che contro Mancini non ha nulla e mi dice ‘e’ un gran allenatore ma è uno che non mi sopporta, lo infastidisco… guarda io se le cose vanno bene… io altri dieci anno sto qua… e Mancini dovrà fare i conti con Trefoloni per anni ed anni per anni… vedi Ancelotti, sempre pacioso, non litiga mai con nessuno e poi lo stesso Capello che fino a due anni fa era rissoso poi ha capito che non giovava a nessuno e ha cambiato atteggiamento… Mancini bisogna che faccia la stessa cosa se ha ancora ambizioni (…)”.