I tre medici di Emergency oggi tornano in Italia

Lo ha annunciato il capo del Servizio Stampa della Farnesina, Maurizio Massari che ha anche precisato che l’ipotesi di rientrare con un volo di Stato, approfittando della presenza in Afghanistan del sottosegretario alla
Difesa Guido Crosetto, era “di difficile realizzazione e causa dell’irregolarità del traffico aereo dovuta alla nube” di cenere vulcanica. Tra l’altro l’aereo di Stato con a bordo Crosetto è arrivato a Herat e non a
Kabul e per questo i tre hanno preferito un volo di linea.

Non vi è alcun accordo con le autorità afghane sulla chiusura dell’ospedale di Lashkar-gah dietro il rilascio dei tre operatori di Emergency. Lo sostiene l’associazione in una nota. “Emergency ha appreso da alcuni giornali italiani che la chiusura dell’ospedale di Lashkar-gah sarebbe stata una delle condizioni per il rilascio dei suoi operatori”, si legge nel comunicato, “A Emergency non risulta nessun tipo di accordo di questo o di altro genere”.

La “felice conclusione” della vicenda afghana, “così come quella di Sergio Cicala e di sua moglie Philomene Kabouree, sia pure con risvolti assai diversi e meno pubblici, non deriva soltanto da un’azione diplomatica intensa e discreta e dal coordinamento con la nostra intelligence”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Franco Frattini sulla sua
pagina di Facebook. Per il titolare della Farnesina “c’è una vera e propria ‘chimica italiana’, che a me piace chiamare ‘anima italiana’ che scioglie le situazioni complesse e apre le porte dei cuori”.