Brogli e schede bruciate. Sanna (Pd) chiede un comitato inquirente ad hoc

ROMA – Sulla vicenda della distruzione di schede elettorali destinate agli italiani residenti in Sud America, e sul condizionamento del voto a favore del Pdl che emergerebbe da inchieste giudiziarie in corso, i senatori del Pd propongono alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari “la costituzione di un Comitato inquirente ad hoc cui deferire alcuni accertamenti istruttori di tipo testimoniale e documentale e invitano il Presidente Follini a chiedere al Presidente del Senato di acquisire presso qualsiasi autorità tutti gli atti ritenuti necessari” alle indagini.


Sono queste le richieste del Pd avanzate sulla vicenda delle schede elettorali distrutte illegalmente al Presidente del Senato Renato Schifani, al presidente della Giunta Marco Follini e al relatore del provvedimento Cosimo Izzo attraverso una lettera del capogruppo del Pd in Giunta Francesco Sanna.
– A nostro avviso – scrive Sanna – occorre ascoltare, oltre le persone direttamente oggetto delle indagini penali e i loro riferimenti in Italia, sicuramente i rappresentanti diplomatici e consolari citati dagli interlocutori delle conversazioni intercettate come persone al corrente – se non addirittura complici – della distruzione di schede. Sarà inoltre utile ricorrere alla perizia grafologica sulle schede già sperimentata dalla magistratura nel caso che ha recentemente condotto alle dimissioni da senatore di Nicola Di Girolamo.


Sanna invita il relatore Izzo a chiedere al Presidente del Senato l’acquisizione di “copia di tutti i verbali di incenerimento di cui all’art. 18 comma 2 del D.P.R. 2 aprile 2003, n.104, redatti presso ciascun ufficio consolare della ripartizione America meridionale della circoscrizione Estero; tutte le schede della ripartizione America meridionale della circoscrizione Estero non scrutinate ma depositate presso la Corte di appello di Roma”.


Francesco Sanna, nella lettera, auspica poi che la Giunta non apprenda più “dell’esistenza di elementi così qualificanti, circa le proprie funzioni, da notizie di stampa”. E “per agevolare l’immediato esercizio dei poteri previsti dal Regolamento di verifica dei poteri, il Pd invita il Presidente Schifani ad avanzare richiesta alla Procura di Reggio Calabria per il caso in considerazione, e anche a tutte le Procure della Repubblica competenti, per avere informazioni sull’esistenza di procedimenti penali per reati elettorali attinenti alla circoscrizione Estero. Questo – conclude Sanna – per consentire al Comitato inquirente nel frattempo costituito, e comunque alla Giunta delle elezioni e delle immunità, di valutare la necessità diaccertamenti dei fatti cui subordinare ogni futura determinazione sulla convalida o meno dei seggi coinvolti”.