Napolitano al Papa “Grazie per le preghiere”

Gliene sono grato anche personalmente, non essendo altra la causa a cui mi sento interamente
dedicato. E desidero anche sottolineare come rimanga vivissima la considerazione per l’apporto che al perseguimento del bene e della concordia viene dall’impegno spirituale e sociale della moltitudine
dei sacerdoti operanti in Italia”. Sono le parole dell’indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, a Papa Benedetto XVI, in occasione del Concerto offerto per l’anniversario del suo Pontificato.

“Abbiamo di mira – scrive Napolitano – il progresso della nostra nazione, che è anche a Lei così cara, e al tempo stesso guardiamo come Lei e con Lei, Santità, ai problemi di un mondo che cambia attraverso profondi travagli e crisi irrisolte.

Alla crisi che ancora affligge il Medio Oriente nella persistente
incertezza di un efficace processo di pace, ci rivolgiamo con speciale, condivisa preoccupazione, e con propositi convergenti di costruttiva sollecitazione. E crediamo che anche a questo cruciale sforzo non possa mancare l’apporto di quell’Europa solidale che un grande umanista, Enea Silvio Piccolomini, e illuminato Pontefice, Pio II, seppe prefigurare nell’opera che in questo stesso lieto giorno appare ridata alle stampe in versione italiana”.