Grecia: c’è l’accordo Ue-Fmi Da stanziare 110 mld in 3 anni

ATENE- La Grecia ha raggiunto l’accordo con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale per ”evitare la bancarotta” del paese, che prevede un piano triennale che dovrebbe ammontare a circa 110 miliardi di euro.

L’annuncio è arrivato ufficialmente dal primo ministro greco, Giorgio Papandreou, al termine del Consiglio dei ministri riunito ieri mattina. Secondo il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, quello raggiunto a Bruxelles dai ministri dell’Eurogruppo in sostegno alla Grecia è “un accordo positivo”.

Il premier Silvio Berlusconi definisce la solidarietà italiana come un intervento per “difendere la nostra comune moneta dalla speculazione”. Una scelta che va nella direzione di “una difesa dei nostri risparmiatori, delle nostre famiglie, di tutti i cittadini”. Si tratta, spiega di una politica che parte dal “principio di aiutare il vicino quando la casa brucia” e, non solo, per la comune appartenenza all’Unione europea, “ma soprattutto per evitare che l’incendio possa propagarsi alle case circostanti”.

Il piano triennale di aiuti alla Grecia targato Ue-Fmi dovrebbe ammontare a “circa 110 miliardi di euro”, come ha detto da Berlino anche il ministro tedesco dell’Economia, Rainer Bruderle. Di questa cifra due terzi saranno a carico dei Paesi della zona euro e il resto a carico dell’Fmi. Per il 2010 gli aiuti ammonteranno a 45 miliardi di euro, di cui 30 della Ue. La somma più elevata sarà quella della Germania, con un prestito di 8,4 miliardi, mentre l’Italia stanzierà fino a 5,5 miliardi.

Il ministro greco dell’economia, George Papaconstantinou ha affermato che la Grecia “non è un Paese sotto tutela, ma un Paese che si assume le sue responsabilità. E rimborseremo tutto, fino all’ultimo euro”.
– Siamo stati chiamati a fare una scelta fondamentale, lasciar crollare il Paese o salvarlo. Abbiamo scelto la seconda – ha detto il ministrogreco, assicurando poi che entro il 2014 il deficit sarà ridotto al 3%, secondo i limiti fissati dal Patto di stabilità, rispetto al 13,6% attuale -. Dovremo fare grandi sacrifici ma vi prometto – ha aggiunto – che al termine dei 4 anni del mio mandato di primo ministro, il Paese sarà salvato dalla bancarotta.

Secondo le anticipazioni saranno i dipendenti pubblici a dover sopportare i maggiori sacrifici Si prevede un blocco per tre anni su stipendi e pensioni . La scure cadrà anche su tredicesime e quattordicesime: abolite sopra i 3mila euro lordi mensili e ridotte per chi sta sotto quella cifra. In rivolta i sindacati che hanno annunciato nuovi scioperi.

Da Bruxelles il presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso ha sottolineato che gli aiuti alla Grecia “saranno decisivi per aiutare il Paese a rilanciare l’economia e per preservare la stabilità dell’area euro”. Barroso ha poi osservato come l’assistenza alla Grecia abbia dimostrato “la determinazione congiunta dei membri dell’area euro e delle nostre istituzioni ad agire con spirito di solidarietà e responsabilità”.

Da Berlino arriva un monito agli altri paesi europei in difficoltà. “Tutti gli esperti ritengono che il Portogallo, la Spagna e l’Irlanda sono in forma migliore della Grecia – ha affermato la cancelliera tedesca Angela Merkel, in un’intervista pubblicata sulla Bild am Sonntag – Questi Paesi possono vedere che il cammino intrapreso dalla Grecia a fianco dell’Fmi non è facile. Di conseguenza, faranno tutto il possibile per evitare di ritrovarsi nella stessa situazione e hanno gia’ annunciato dei piani” di aggiustamento per l’economia.