Organizzazioni criminali mafiose

I giornalisti e gli scrittori italiani sono anch’essi nel loro mirino, quando scrivono delle loro azioni. Roberto Saviano, autore di “Gomorra” è costretto a vivere sotto protezione permanente della polizia. In totale una decina di giornalisti lavorano sotto protezione della polizia.

Le minacce, le lettere anonime, i pneumatici tagliati, le vetture incendiate sono centinaia. Tutti gli scrittori che scrivono sui gruppi mafiosi sono stati prima o poi sotto sorveglianza. Lirio Abbate, 38 anni, corrispondente a Palermo per l’Ansa e autore del libro “I Complici” vive anch’egli sotto protezione della polizia. Lo stesso vale per Rosanna Capacchione.

Da più di vent’anni questa giornalista di 48 anni, che lavora per il Il Mattino, il principale quotidiano di Napoli, scrive e denuncia i crimini della Camorra, come Saviano è ricercata dal clan dei casalesi. E il loro lavoro, con tutti i rischi che comporta, è ben lontano dal ricevere sostegno dal capo dello stato. Nel novembre 2009 Silvio Berlusconi ha minacciato di strangolare gli autori dei film e dei libri sulla mafia, che, secondo lui, darebbero una cattiva immagine dell’Italia.