Cgie, gli odg e un volantino approvati al termine dei lavori

ROMA – Sono tre gli ordini del giorno che sono stati approvati dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero al termine dell’assemblea plenaria svoltasi la scorsa settimana presso la sede del Ministero degli Affari esteri a Roma.
Il primo, presentato da Francisco Nardelli per la Commissione continentale America latina, approvato all’unanimità, chiede di fare chiarezza sui requisiti richiesti in alcuni Paesi dell’aera per la notifica della cittadinanza per matrimonio. Per procedere al giuramento dei nuovi cittadini verrebbero richiesti infatti ulteriori atti, quali “un nuovo certificato di matrimonio con la postilla di dichiarazione di entrambi i coniugi resa di fronte a notaio pubblico, che verifichi la sussistenza del vincolo matrimoniale, la presenza del coniuge italiano che testimoni all’atto del giuramento, il certificato del casellario giudiziario del Paese di residenza, etc.”


Al Cdp si richiede di sollecitare gli uffici competenti a rendere note le circolari emesse in materia “per definire la correttezza delle procedure” e verificare “eventuali indicazioni sulla loro retroattività”.
Presentanti da Carlo Consiglio (Canada), gli altri due odg approvati. Il primo – che sostituisce un odg analogo proposto da Nardelli – chiede al Mae un impegno concreto sul fronte dei funzionari itineranti da inviarsi presso le collettività residenti lontano dalla sedi consolari per l’acquisizione delle impronte del nuovo passaporto elettronico. Al Mae una sollecitazione affinché si favoriscano “soluzioni operative per ridurre i disagi valutando la possibilità di consentire ai funzionari di visitare ciclicamente le comunità lontane dalla sede”. L’odg è stato approvato all’unanimità.


L’ultimo odg – approvato a maggioranza con tre astenuti – chiede, nel caso di integrazioni di fondi da destinare agli enti italiani all’estero con l’assestamento di bilancio, “di privilegiare quelli fuori dalla zona Euro, che in questi mesi hanno pagato il prezzo del cambio valutario”.


Fermo restando – ha puntualizzato il segretario generale Elio Carozza in proposito – la consapevolezza delle situazione di emergenza che coinvolge tutti gli enti italiani all’estero e l’intenzione di non escludere nessuno di essi nel caso di un reintegro, il Cgie si impegna formalmente a indirizzare in particolare eventuali fondi recuperati all’America latina.


Infine, l’assemblea ha approvato un volantino in vista della anticipata convocazione – probabilmente intorno al 20 maggio prossimo – delle Commissioni continentali, allargate a membri del Comites e a rappresentanti delle associazioni (decisa a seguito del provvedimento del governo per il rinvio del rinnovo dei Comites nella prima giornata di lavori di questa plenaria. In esso il Cgie chiede che “vengano rinforzati gli interventi pubblici a sostegno delle nostre comunità”, “il reintegro entro l’anno dei finanziamenti per i giornali italiani all’estero”, “l’assicurazione almeno a livello fisiologico della rete dei servizi consolari”, “la cancellazione della discriminazione relativa all’esenzione dell’ICI”, “il ripristino dei fondi per l’assistenza, i corsi di lingua e di cultura italiana”.


“Il Cgie – prosegue il volantino – fa appello ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti dei gruppi parlamentari e agli eletti nella circoscrizione Estero affinché si adoperino per annullare il rinvio delle elezioni dei Comites in sede di conversione in legge del decreto di governo”.
Infine, il Consiglio “si impegna a coinvolgere i rappresentanti dei Comites, la Regioni, l’associazionismo degli italiani nel mondo, i giovani, per raccogliere e far sentire con forza la voce dei connazionali all’estero e contrastare concretamente la deriva di sfiducia e lo spirito di rinuncia che si stanno diffondendo a causa dei colpi assestati alle politiche in favore degli italiani nel mondo”.


Carozza ha anche informato i presenti dei colloqui avuti, giovedì scorso, con capigruppo e deputati di Idv, Udc, Lega Nord e Pdl in merito al decreto che rinvia il rinnovo dei Comites. “Alcuni parlamentari sono pronti a presentare alcune interrogazioni in proposito, – ha segnalato il segretario generale – altri ci hanno assicurato impegno per la modifica in senso positivo del decreto quando si discuterà in aula della sua conversione in legge”.