Lippi, fuori i nomi per Sudafrica 2010

“Il calcio di Totti a Balotelli non ha inciso sulla convocazione” e “sul mio ritorno alla Juventus sono rimbalzate troppo spesso voci e troppo spesso a sproposito”. Sono forse le battute più significative rilasciate a Torino da Marcello Lippi. Il ct azzurro è intervenuto all’Hotel NH Ambasciatori per la presentazione del ritiro della
Nazionale che si svolgerà a Sestriere dal 23 maggio al 4 giugno. Al suo fianco c’erano il vicepresidentefederale, Demetrio Albertini, il sindaco di Sestriere, Walter Marin, il presidente della Provincia, Antonio Saitta, l’Assessore allo sport e turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente del consorzio Montagne Olimpiche, Gianni Poncet. Le due battute di cui sopra Lippi le ha concesse a margine di una conferenza in cui sono stati spiegati i motivi della scelta di Sestriere.

“Dopo la Confederation Cup
della scorsa estate ci siamo resi conto dei problemi legati all’altura che ci sono in Sudafrica e così abbiamo iniziato a pensare ad un periodo di preparazione oltre i2.000 metri – ha esordito il commissario
tecnico – Da qui la scelta di Sestriere, uno dei pochi posti in Italia con un campo a queste altezze.

Un campo in sintetico sul quale verrà steso un tappeto di erba naturale posizionato dalla stessa azienda che rizzolla periodicamente San Siro”. Per permettere tutto ciò, però, negli ultimi giorni è stata rimossa anche la
neve caduta con le ultime precipitazioni della settimana scorsa.

“La neve non è un problema – ha aggiunto Lippi – A me interessa il clima che dovrebbe essere lo stesso che troveremo in Sudafrica: di notte scende intorno allo zero termico, mentre durante il giorno si assesta tra i 15 e i 16 gradi”. Ma le possibilità che i benefici del ritiro di Sestriere possano scemare con il tempo non preoccupano Lippi. “Vuol dire che scendendo ai 1.500-1.600 metri del Sudafrica ci adatteremo – ha aggiunto – Per noi sarà molto importante prepararci in altura invece che arrivare da una preparazione sul livello del mare e dover fare un adattamento diverso”. Dover rivincere il Mondiale presupporrebbe responsabilità maggiori per tutti, ma non per Lippi.

“L’unica responsabilità che sento è quella di essere il ct della Nazionale – ha risposto il tecnico viareggino -. Se
queste responsabilità non le avessi volute sentire sarei rimasto a casa da campione del Mondo. Dentro di me, invece, sento la voglia di partire che cresce giorno dopo giorno”. Lippi non è preoccupato neppure per i problemi che molti dei presunti convocati (la lista dei 30 pre-convocati sarà resa nota oggi, ndr) hanno avuto
in campionato. “Sarei più preoccupato se i giocatori venissero da un’annata fantastica – ha controbattuto
– Sono felice che i giocatori abbiano avuto queste difficoltà così avranno più fame. Notoriamente l’essere umano dà il meglio di sé quando viene dalle difficoltà”, ha concluso il ct. Ad ogni modo “ho già sciolto gli ultimi
dubbi sulle convocazioni” ha spiegato Lippi, “non ci saranno grosse sorprese”.