I biancocelesti chiudono con una vittoria

ROMA – Nemmeno la vittoria sull’Udinese per 3-1, che permette al tecnico, Edy Reja, di chiudere a 46 punti, gli stessi di Delio Rossi lo scorso anno, e la salvezza raggiunta con due giornate di anticipo, hanno infatti smorzato la delusione dei tifosi biancocelesti che ancora una volta hanno sfogato la loro rabbia per una stagione al di sotto delle attese.

Il clima quasi amichevole, ad eccezione della sfuriata di Isla contro l’arbitro (costato al cileno l’espulsione), non ha frenato infatti lo zoccolo duro della tifoseria biancoceleste che dalla Curva ha ripetutamente bersagliato, con cori e offese, il presidente Lotito, riservando un caloroso ringraziamento invece al tecnico Reja. Diversi gli striscioni esposti contro l’operato del numero 1 biancoceleste, invitato esplicitamente a lasciare. “Lotito vattene” e “Società non all’altezza ci hai costretto a lottare per la salvezza”, alcuni dei messaggi spediti dalla tifoseria e applauditi anche dagli spettatori.

Una partita, giocata in un clima quasi invernale, che non aveva molto da dire, con le due formazioni già salve, ma intenzionate a chiudere nel migliore dei modi un campionato deludente. Una serata cominciata con il giro di campo e le lacrime di Dabo, che a fine stagione andrà via. Ma quello del centrocampista francese, autore del rigore decisivo lo scorso anno nella finale di Coppa Italia contro la Samp, non sarà l’unico addio in casa Lazio: quella di Kolarov (in tribuna con Lichtsteiner, Foggia e Mauri) a Livorno potrebbe essere stata infatti l’ultima del giocatore serbo con la maglia della Lazio, ma anche la permanenza di Lichtsteiner e di Ledesma resta tutta da valutare.

Del clima amichevole si è avvantaggiato almeno lo spettacolo, con gol e tante occasioni sbagliate ad entrambe le parti. Dopo 16’ la formazione biancoceleste è già in vantaggio con l’oggetto misterioso Hitzlsperger, che con un sinistro da fuori sblocca la gara. Ed è proprio il tedesco una delle note più liete della serata, insieme al solito Di Natale che dopo un quarto d’ora realizza il suo 29º gol in campionato, pareggiando i conti, e mettendo un sigillo ad una stagione per lui indimenticabile. Ma l’episodio chiave del match è al 37’ del primo tempo quando un raptus d’ira ingiustificato di Isla (che dopo un giallo si scaglia contro l’arbitro Guida) lascia l’Udinese in 10 e consegna di fatto la gara alla Lazio.

Prima dell’intervallo è il 12º gol stagionale di Floccari a regalare il vantaggio alla squadra di Reja, che con Brocchi all’8’ del secondo tempo chiude i giochi e regala un sorriso ai 15 mila accorsi all’Olimpico. Dopo il fischio finale, in pochi vanno a prendersi gli applausi sotto la Nord, con Zarate tra i primi a rientrare di corsa negli spogliatoi. Ora il pallino torna nelle mani di Lotito a cui i tifosi continuano a chiedere di andar via.