Yemen, libere dopo un anno due bimbe tedesche rapite

La notizia della liberazione è stata data dalle autorità saudite a Riad e confermata a Berlino dal ministro degli esteri Guido Westerwelle, secondo cui le due bambine, che il giorno del rapimento avevano quattro e tre anni, “date le circostanze, stanno bene”, e torneranno oggi in Germania.

Il loro fratellino, che dovrebbe avere ora due anni, è però “molto probabilmente morto”, secondo quanto ha detto un portavoce della famiglia del piccolo. Il rapimento risale al 12 giugno dello scorso anno, nella provincia settentrionale yemenita di Saada, nella zona di
confine con l’Arabia Saudita, dove dal 2004 è in corso una sanguinosa rivolta di un gruppo sciita contro le autorità yemenite, che si avvalgono anche delle forze saudite per combattere i ribelli, che
secondo Sanaa sono peraltro legati ad al Qaida nella penisola arabica”.

A finire nelle mani dei sequestratori furono nove stranieri: sette tedeschi, un britannico e un coreana. Nel giro di pochi giorni, tre degli ostaggi, ovvero due infermiere tedesche e una infermiera coreana, vennero ritrovati morti.

Il sequestro e l’assassinio di tre degli ostaggi non è mai stato rivendicato, ma nel gennaio scorso fonti di stampa in Germania
avevano affermato che i rapitori avevano chiesto un riscatto di due milioni di dollari. Alcuni giorni prima, il
vice primo ministro e ministro della Difesa e della Sicurezza dello Yemen, Rashid al Alimi, aveva annunciato che gli ostaggi tedeschi erano vivi, spiegando che probabilmente i bambini erano stati separati dai genitori.