Fini e Schifani, sì al taglio delle spese delle Camere

I Presidenti del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, hanno convenuto sulla necessità che le Camere, “nella loro autonomia costituzionale e dopo aver preso conoscenza degli interventi che saranno decisi dal Governo, partecipino responsabilmente al contenimento della spesa pubblica reso necessario dall’attuale situazione economico-finanziaria”.

È quanto si legge in un comunicato congiunto del Senato e della Camera dei deputati. Gli indirizzi a tal fine ritenuti opportuni saranno definiti in un incontro tra i due Presidenti delle Camere che, assieme ai Questori e ai Vicepresidenti Presidenti dei rispettivi Comitati per gli Affari del personale, si riuniranno a Palazzo Montecitorio mercoledì 26 maggio Intanto Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, non è per niente d’accordo sull’idea che il parlamento sia composto solo di sfaccendati.

“Il Parlamento lavora di giorno e di notte, come si dimostra con il ddl intercettazioni e con provvedimento sul federalismo demaniale. Il provvedimento sulle intercettazioni
che sta emergendo dall’esame della Commissione Giustizia è un buon testo”, ha aggiunto Gasparri
che ha liquidato come “sbagliate” le proteste contro le norme. “Spesso succede – ha aggiunto – che vengono
pubblicate parti irrilevanti delle intercettazioni che non hanno alcun rilievo penale né attinenza con le indagini
corso che rischiamo anzi di essere compromesse”. Quanto ai tempi parlamentari, Gasparri ha ricordato che
il provvedimento è da oltre un anno in Senato e la Commissione ha lavorato senza sosta. “È tempo – ha concluso Gasparri – che arrivi in Aula”.