Commercio, Wef: Venezuela fanalino di coda

GINEVRA – L’Italia è scesa dal 45/esimo al 51/esimo posto ed il Venezuela è il fanalino di coda nella classifica sull’indice del commercio elaborata dal Word Economic Forum (Wef) di Ginevra. La graduatoria del The Global Enabling Trade Report 2010 è guidata come l’anno scorso da Singapore, seguito quest’anno da Hong Kong, Danimarca, Svezia e Svizzera che stando al Wef sono i Paesi che offrono le condizioni quadro più favorevoli al commercio internazionale.


Come in altre classifiche del Wef, il punteggio ottenuto dall’Italia piazza il Paese ben dietro a tutti gli altri membri del ”Gruppo dei Paesi più industrializzati” (G7, con il Canada in ottava posizione davanti a Germania (13/esima), Regno Unito (17), Usa (19), Francia (20) e Giappone (25). Pur essendo tra i principali esportatori e importatori mondiali, l’Italia si colloca inoltre dietro a Paesi quali Georgia (37), Tunisia (38), Giordania (39), Montenegro (43) e Cina (48).


In base all’Enabling Trade Index 2010, l’Italia precede, ma con uno scarto minimo, l’Armenia (52esima) ed il Botswana (53). L’India risulta 84/esima, il Brasile è 87/esimo e la Russia 114/esima. I fanalini di coda dell’indice, che comprende 125 stati, sono Venezuela (121), Zimbabwe (122), Costa d’Avorio (123), Ciad (124) e Burundi (125).


L’Enabling Trade Index mira a valutare le misure adottate a livello delle istituzioni, politico e dei servizi per favorire il libero flusso di merci in quattro settori principali: accesso al mercato (l’Italia risulta al 78 posto), amministrazione doganale (52esima), infrastruttura per il trasporto e la comunicazione (28esima) e condizioni quadro per gli affari (76esima).