Berlusconi: «La manovra non sarà punitiva»

ROMA – Mentre il ministro dell’Economia Giulio Tremonti preme per una manovra varata in tempi rapidi in vista dell’Ecofin, il premier Silvio Berlusconi rassicura: il provvedimento fiscale ‘’non sarà punitivo’’ e non verrà fatta ‘’macelleria sociale’’.

Anche il leader della Lega Umberto Bossi garantisce che verrà fatto tutto ‘’con equilibrio’’. Ma il Pd va all’attacco convinto che saranno invece le fasce più deboli a essere colpite.
– Pagheranno i nuovi ceti medio-bassi – dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Intanto, è scontro sull’ipotesi che per fare cassa arrivi anche un nuovo condono edilizio che potrebbe valere intono ai 6 miliardi.
L’Udc di Pier Ferdinando Casini si dice disponibile a dialogare sulle misure per fare fronte alla crisi, ma a patto, appunto, che non ci siano sanatorie. E’ stato diffuso un messaggio audio registrato dal premier Berlusconi per i Promotori della Libertà. Il presidente del Consiglio garantisce che la manovra non sarà punitiva, non colpirà nè la sanità, nè la scuola, nè l’università.

Il premier ricorda che il governo sta lavorando a contatto con le parti sociali e che finora è sempre ‘’riuscito a tutelare famiglie, ceti più deboli e imprese’’ con provvedimenti ‘’mirati, concreti ed efficaci’’.

– Continueremo a farlo – assicura – nei limiti delle possibilità di bilancio e portando avanti la politica di buon senso degli ultimi due anni.

Questo, dice ancora il presidente del Consiglio, non aumentando le tasse o ‘’mettendo le mani nelle tasche degli italiani’’ e in ogni caso mantenendo i conti in ordine, in modo che vengano rispettati gli impegni con l’Ue con ‘’una riduzione del rapporto deficit- pil per il 2011 e il 2012 passando dall’attuale 5 per cento al 3 per cento nel 2012’’. Non ci saranno lacrime e sangue sembra dire anche il leader della Lega Umberto Bossi. Non bisogna subito sparaci in testa – dice il Senatur – bisogna aspettare, Tremonti farà le sue proposte: certo è uno che ha bisogno di soldi ma poi ci siamo io e Berlusconi che cercheremo di trovare l’equilibrio.
Non ne è convinta l’opposizione.

– Non si vede uno straccio di manovra strutturale – attacca Bersani – nulla che mette mano al meccanismo per spostare il carico. Il carico è di nuovo sui ceti medio-bassi. Dice che non metterà le mani in tasca e poi si parla di ritorno ai ticket sanitari. Di che tasche sta parlando? E poi c’è il condono in arrivo.

Un segnale che sarebbe ‘’devastante per il Paese’’, dice Ermete Realacci. E che anche l’Udc respinge. I centristi, spiega Casini, sono disposti a ‘’prendere in esame con grande responsabilità’’ la manovra economica e ‘’aiutare Tremonti’’ ma solo ‘’se non sarà impostata sui condoni’’ perchè ‘’non può passare l’idea per cui chi è furbo non paga dazio’’. Contro l’ipotesi di condono si schierano anche i Verdi e l’Italia dei Valori che, in proposito attacca, ‘’questo governo è come il lupo che perde il pelo ma non il vizio’’. L’Idv in ogni caso avverte, con Massimo Donadi, che sulla manovra ‘’vigilerà perchè di questo governo non ci fidiamo’’.

Le norme della manovra


ROMA – Blocco dei contratti per i comparti della Sicurezza e della Difesa, reintroduzione dei ticket sanitari, lotta ai pagamenti in nero, razionalizzazione delle detrazioni. Sono alcune delle misure della manovra, oltre alla novità del condono edilizio, che in queste ore sono oggetto di simulazioni e valutazione da parte degli uffici legislativi del Tesoro. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi. Ecco l’elenco delle norme che potrebbero entrare nella manovra.


– Condono Edilizio: Varrebbe 5 miliardi di euro che si aggiungerebbero a circa 1,5 mld che dovrebbero arrivare dalla sanatoria degli immobili fantasma.


– Blocco rinnovo contratti difesa: Congelamento del rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009 per tutti i dipendenti pubblici impiegati nel settore della difesa e della sicurezza. L’intervento riguarderebbe gli addetti delle forze di polizia e delle forze armate che attendono il rinnovo contrattuale. Una misura che farebbe risparmiare allo Stato da 200 a 700 milioni.


– Ticket Sanitari: Si studia il ritorno di un pagamento dei ticket su diagnostica e visite specialistiche da 7,5-10 euro.


– Detrazioni Fiscali: Allo studio anche un anticipo della riforma fiscale attraverso lo sfoltimento delle tante detrazioni oggi presenti in dichiarazione per concentrarne le risorse solo su alcune.


– Tracciabilità pagamenti e fatture: Si punta ad eliminare i pagamenti in nero attraverso l’obbligo di versamenti tracciabili, e dunque non in contanti, oltre una determinata soglia, inferiore agli attuali 12.500 euro. Fonti tecniche riferiscono anche di ipotesi di tracciabilita’ delle fatturazioni.


– Tagli a Ministri e Parlamentari: Si lavora ad una riduzione del 15% degli emolumenti ad onorevoli, ministri e sottosegretari.


– Sforbiciata stipebndi manager P.A.: Il taglio sarebbe del 10% per gli stipendi oltre gli 80-100.000 euro l’anno. La norma rischia però di inciampare in problemi di incostituzionalità.


– Pedaggi: La norma che consente di mettere a pedaggio tratti stradali con carattere di autostrada, come il Grande Raccordo Anulare o la Siracusa-Catania, già c’è ma potrebbe essere resa operativa. Il gettito calcolato da fonti ministeriali per l’attuazione di questa norma della Finanziaria 2010 sarebbe di circa 1 miliardo di euro.


– Giro di vite su spese dei ministeri: Dai convegni alle consulenze, dalla formazione alle sponsorizzazioni, si punta ad un dimezzamento delle spese rispetto alle spese sostenute nel 2009 per le stesse finalità.
– Pensioni, chiusura una finestra: Sia per le pensioni di anzianita’ che di vecchiaia nel 2011. Stretta anche sui requisiti per l’invalidità.


– Enti previdenziali. Verso un super-Inps che accorperebbe i piccoli istituti. Resterebbero invece Inpdap e Inail.


– Verso soppressione Isae: Stessa sorte per Isfol, Ice e Ente per la Montagna.


– Protezione Civile con più vincoli: Le decisioni di spesa dovrebbero essere filtrate dal ministero dell’Economia e controllate dalla Corte dei Conti.