La Serbia a caccia di gloria

La Serbia ha centrato la seconda storica qualificazione ad una fase finale dei Campionati Mondiali di calcio: a Germania 2006 – come Serbia & Montenegro -, uscì infatti dopo la fase a gironi, ottenendo 3 sconfitte in altrettante gare disputate, con 2 reti segnate e 10 subite.


La Serbia è una parente lontana dell’ex Jugoslavia, che invece ha preso parte a 9 fasi finali di coppa del Mondo, totalizzando un bilancio di 16 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte su 37 gare disputate, con 60 reti fatte e 46 subite. Il miglior risultato è stato il quarto posto nell’edizione di Cile ‘62, quando perse la finale di consolazione, 0-1 proprio contro i padroni di casa.

La nazionale balcanica (anche nota come Beli Orlovi, ‘aquile bianche’) ha nella sua rosa giocatori del calibro di Nemanja Vidic (in forza al Manchester United), Branislav Ivanovic (Chelsea), Nikola Zigic (Valencia) e Marko Pantelic (Ajax), senza dimenticare la stella dell’Inter, Dejan Stankovic. Non a caso hanno condannato la Francia a giocarsi un posto nel mondiale, dato che loro si sono qualificati primi del girone.


Le ‘aquile bianche’ sono allenate da Ratomir Antic. Grazie a lui la nazionale ha trovato una motivazione che non aveva in passato. Questo nonostante un piccolo neo: molte volte, contro certe rivali, la concentrazione cala e sono guai.


Antic ha l’abilità di far sbocciare nei suoi giocatori il meglio; proprio grazie a questo ha dominato il proprio girone eliminatorio.


La Serbia è approdata a Sudafrica 2010 vincendo il girone 7 europeo con 22 punti, precedendo Francia (21), Austria (14), Lituania e Romania (12 ciascuna) e Far Oer (4). Nelle 10 gare disputate verso Sudafrica 2010 la Serbia ha ottenuto 7 successi, 1 pareggio e 2 sconfitte, con 22 reti segnate ed 8 subite Gli esperti si chiedono: riuscirà a continuare con questo ritmo vincente in Sudafrica?

I CONVOCATI


Stankovic e Kolarov volano in Sudafrica

C’é un pezzo d’Italia anche nella Serbia formato pre-mondiale. Nella prima lista dei 30 in vista di Sudafrica 2010, il ct Radomir Antic tra i convocati ha chiamato l’interista Stankovic, il difensore dell’Udinese Lukovic e il giocatore della Lazio, Kolarov. Questi i 30 pre-convocati


PORTIERI – Vladimir Stojkovic (Sporting), Zeljko Brkic (Vojvodina Novi Sad), Bojan Isailovic (Zaglebie Lubin), Andjelko Djuricic (Uniao Leiria).


DIFENSORI – Branislav Ivanovic (Chelsea), Antonio Rukavina (Monaco 1860), Nemanja Vidic (Manchester United), Neven Subotic (Borussia Dortmund), Aleksandar Lukovic (Udinese), Jagos Vukovic (PSV Eindhoven), Ivan Obradovic (Real Zaragoza), Aleksandar Kolarov (Lazio), Slobodan Rajkovic (Twente Enschede).


CENTROCAMPISTI – Dejan Stankovic (Inter), Gojko Kacar (Hertha Berlin), Nenad Milijas (Wolverhampton Wanderers), Zdravko Kuzmanovic (Stoccarda), Radosav Petrovic (Partizan Belgrado), Milos Krasic (Cska Mosca), Zoran Tosic (Manchester United), Milos Ninkovic (Dynamo Kiev), Milan Jovanovic (Standard Liegi), Nemanja Matic (Chelsea), Nemanja Tomic (Partizan Belgrado).


ATTACCANTI – Nikola Zigic (Valencia), Marko Pantelic (Ajax Amsterdam), Danko Lazovic (Zenit St.Pietroburgo), Dejan Lekic (Stella Rossa Belgrado), Miralem Sulejmani (Ajax Amsterdam), Dragan Mrdja (Vojvodina Novi Sad).

IL CT


Le aquile bianche volano sulle ali di Antic

Radomir Antic è nato il 22 novembre 1948 a Zitiste (Serbia). Da calciatore è stato difensore ed ha militato con Sloboda Uzice (1967-68), Partizan (dal 1968-69 al 1976-77, dove vince il campionato jugoslavo 1975-76), Fenerbahce (1977-78, dove vince il campionato turco), Saragozza (dal 1978-79 al 1979-80) e Luton (dal 1980-81 al 1983-84). Nella ex nazionale maggiore della Jugoslavia conta 1 presenza senza reti.


La sua carriera tecnica inizia nel 1985 al Partizan, dove resta come vice-allenatore fino al 1988; dal 1988-89 al 1990-91 fa la sua prima esperienza da allenatore in prima, al Saragozza. Nel 1991-92 è al Real Madrid, dal 1992-93 al 1994-95 guida il Real Oviedo, dove torna nel 2000-01; dal 1995-96 al 1997-98 e nel 1999-00 è all’Atletico Madrid (nel 1995-96 vince campionato e Copa del Rey). Nel 2002-03 subentra al Barcellona, nel 2003-04 è al Celta Vigo.


Dopo 4 anni di inattività, dall’agosto 2008 è commissario tecnico della nazionale maggiore di Serbia.

LA STELLA


Il cobra guida l’attacco serbo

Senza dubbio uno dei pilastri della nazionale serba è il centrocampista dell’Inter, Dejan Stankovic. Il ‘Cobra’ debutta con la nazionale balcanica nel 1998, partecipando ai mondiali francesi del 1998 e agli Europei del 2000, dove la squadra raggiunge la fase finale ma viene eliminata dall’Olanda in entrambe le competizioni.


Nel 2006 partecipa ai Mondiali di Germania: per lui 3 presenze senza reti ed eliminazione al primo turno per la Serbia. Nella stagione 2007-2008 diventa capitano della Serbia.

TESTA A TESTA


Italia-Serbia: i precedenti

Non esistono precedenti tra la nazionale italiana e quella serba.