“Vincere ancora non è un miracolo”

Gianluca Zambrotta è al terzo Mondiale in carriera, ma le aspettative restano le stesse delle altre due volte: “Il Mondiale è sempre un’esperienza particolare, stupenda e incredibile – ha raccontato il difensore del
Milan in raduno con la Nazionale al Sestriere -. Credo che ognuna di queste esperienze abbia le sue
sfaccettature, le sue emozioni particolari, e noi siamo pronti per affrontare tutti insieme quest’avventura”.

Un’avventura che per Zambrotta ha un unico obiettivo, la vittoria finale: “Rivincere non sarebbe un miracolo, ma un’impresa da sottolineare. Anche nel 2006 sapevamo che era difficile, ma abbiamo vinto. Ora siamo qui
per arrivare di nuovo fino in fondo. La squadra non è vecchia, siamo in 9 reduci dal Mondiale in
Germania, una percentuale giusta. Questa nazionale è un mix tra giovani che hanno voglia ed entusiasmo
e giocatori di esperienza che hanno altrettanta voglia di far bene e vogliono portare a casa un
trofeo importante come una Coppa del Mondo. Personalmente non mi sento vecchio e ho tanta
voglia di andare avanti e di giocare”.

Eppure, a pensare che alcuni in squadra siano logori e spremuti,
non sono solo i media ma anche molti tifosi: “Io non mi sento logoro e spremuto – ha risposto Zambrotta -. Credo sia una sciocchezza. Ho ancora tanto da dare così come i miei compagni che hanno superato i 30 anni
di età. Lo scetticismo intorno alla Nazionale c’è sempre stato, noi ci abbiamo fatto l’abitudine e sappiamo
come affrontare questa situazione”.

Ma anche l’attacco non dovrà temere la concorrenza, nonostante non disponga più di gente come Totti e Del Piero: “Davanti non abbiamo nulla da invidiare alle altre. Abbiamo giocatori di forza e anche di qualità. Anche nel 2006 avevamo una squadra che basava la sua forza sul gruppo e meno sulla qualità però alla fine abbiamo vinto”.

Zambrotta ha poi raccontato le sue sensazioni dopo questi primi giorni di ritiro: “Si fa fatica perché dopo uno scatto c’è subito il fiatone. Ma questo è stato fatto apposta per arrivare preparati in Sudafrica. Ci servirà in futuro. Oggi abbiamo svolto un allenamento specifico per la corsa, per cercare di tenere i battiti costanti durante il lavoro e questo permetterà in Sudafrica di essere preparati ancora meglio. Ripeto, la situazione è anomala perché si fa più fatica a recuperare”.

Zambrotta ha parlato di presente ma anche di futuro. Tengono sempre banco i rumors riguardanti il Milan: “Il prossimo allenatore potrebbe essere Allegri ma non è ancora ufficiale al 100%. Allegri è un allenatore giovane che può far bene, può dare qualcosa di positivo. Ha tutte le possibilità di portare avanti il progetto che il Milan sta sposando”. E sulle voci di nuovi investitori che potrebbero prendere il posto di Berlusconi, Zambrotta ha aggiunto: “Questo l’ho letto anch’io sui giornali, ma sinceramente noi giocatori non sappiamo ancora nulla di chi potrà entrare nella società”.

Infine una battuta sul rivale interista Mourinho che lascerà l’Italia: “Tanto di cappello a Mourinho. Al di là del personaggio bisogna solo fare i complimenti a lui e all’Inter”. Insomma, Zambrotta al Milan ci pensa, ma al momento ha un solo traguardo in testa: “Il nostro obiettivo è quello di vincere la Coppa del Mondo altrimenti non saremmo qui”.