Basso rifiorisce in rosa

VERONA – Lo svedese Gustav Larsson ha vinto l’ultima tappa del 93° Giro d’Italia, la cronometro di 15 km a Verona. Dietro di lui Marco Pinotti e Alexandre Vinokourov. Ivan Basso ha concluso al 15° posto a 42” da Larsson. Ma quello che conta, per Basso, era controllare la situazione senza correre rischi inutili.

Il varesino si era già messo in testa la corona di vincitore del Giro d’Italia sabato, dopo l’ultimo tappone alpino. La crono di Verona è stata per lui una lunga passerella, un bagno di folla che lo riporta a quattro anni fa, quando conquistò per la prima volta la corsa rosa. Alle spalle di Basso, Arroyo mantiene il secondo posto e Nibali vince il duello a distanza con Scarponi confermando il terzo posto.

Dentro l’Arena, dove i corridori percorrono gli ultimi 300 metri di passerella dopo aver tagliato il traguardo ufficiale in piazza Bra, si alternano i protagonisti di questo Giro. La storia più bella è quella di Gilberto Simoni, che nell’anfiteatro percorre le ultime pedalate della sua carriera: Gibo taglia il traguardo, poi si ferma e si toglie la divisa di gara mostrando una camicia e un cravattino rosa, con il quale il trentino entra nell’Arena e saluta il pubblico come un attore consumato.

Altra storia quella del lituano Ignatas Konovalovas, che per un po’ culla il sogno di ripetere l’exploit del 2009, quando vinse a Roma la cronometro conclusiva del Giro. Ma il suo 20’42”, che alla fine gli varrà il sesto posto, viene spazzato via dal 20’19” di Larsson, argento nella cronometro ai Giochi di Pechino 2008 e ai Mondiali di Mendrisio 2009.

Delude Bradley Wiggins, considerato il grande favorito dopo la vittoria nella crono d’apertura ad Amsterdam: le tossine di quasi 3.500 km hanno lasciato il segno nelle gambe del britannico, che non va oltre il 7° posto a 29” dal vincitore. Decisamente meglio fa l’ingegner Marco Pinotti: il campione italiano a cronometro gestisce molto bene la fase più difficile del tracciato, i 4 km e mezzo della salita delle Torricelle, fa segnare il miglior intertempo ma nella discesa non è brillante e dilapida il suo vantaggio, chiudendo al 2° posto per soli 2”.

Entusiasma il duello a distanza fra Nibali e Scarponi: nella classifica generale il corridore della Liquigas è terzo con un solo secondo di vantaggio su Scarponi, che cerca con forza il podio e all’intertempo fa fermare il cronometro proprio un secondo prima di Nibali, ristabilendo la parità assoluta. Nel finale le migliori doti di discesista di Nibali e qualche errore di troppo di Scarponi nelle traiettorie nel centro cittadino, riportano avanti il compagno di squadra di Basso, che chiude con 20’42”, al 3° posto e soprattutto con 12 secondi in meno del rivale. E’ l’ultimo brivido di un Giro emozionante fino all’ultimo chilometro.

GIRO


Classifica finale

VERONA – Questa la classifica finale del 93º Giro d’Italia al termine della ventunesima e ultima tappa, una cronometro individuale da Verona a Verona di 15 km.

1. Ivan Basso (Ita/Liquigas) in 87.44’01 (media oraria: 39,662)

2. David Arroyo (Spa) a 1’51

3. Vincenzo Nibali (Ita) 2’37

4. Michele Scarponi (Ita) 2’50

5. Cadel Evans (Aus) 3’27

6. Alexandre Vinokourov (Kaz) 7’06

7. Richie Porte (Aus) 7’22

8. Carlos Sastre Candil (Spa) 9’39

9. Marco Pinotti (Ita) 14’20

10. Robert Kiserlovski (Cro) 14’51

11. Damiano Cunego (Ita) 17’10

17. Dario David Cioni (Ita) 36’44

LE TAPPE

Da Amsterdam a Verona, la lunga cavalcata di Basso

VERONA – Un italiano torna a vincere un Giro d’Italia dopo tre anni: l’ultimo era stato Danilo Di Luca nel 2007. Ivan Basso fa il bis del 2006 grazie a una vittoria di squadra e una individuale sullo Zoncolan, e poi due secondi posti (Asolo e Aprica) e un terzo (Ponte di Lego-Tonale).

Rispetto alla corsa dello scorso anno i successi italiani sono stati inferiori (sei contro gli otto del 2009). A parte la cronosquadre di Cuneo quest’edizione era partita con dieci vittorie individuali straniere a cominciare dalla cronometro individuale di Amsterdam vinta dal britannico Wiggins. In totale le tappe andate a corridori stranieri sono state 14.

A quella di Wiggins sono poi seguite la doppietta dello statunitense Farrar, del belga Weylandt, dei francesi Pineau e Monier, degli australiani Lloyd, Evans e Goss, del danese Sorensen, del russo Petrov, del tedesco Greipel, dello svizzero Tschopp e da ultimo dello svedese Larsson. Quelle vinte dagli italiani sono andate a Pozzato, Belletti, Nibali, Basso, Garzelli e Scarponi. Il corridore rimasto più a lungo leader della corsa è stato lo spagnolo David Arroyo con cinque giorni in maglia rosa.

Questi i podi delle 21 tappe del Giro 2010:

1ª tappa, Amsterdam-Amsterdam (cronometro individuale): 1) Wiggins (Gbr), 2) Bookwalter (Usa) a 2”, 3) Evans (Aus) a 2”.

2ª tappa, Amsterdam-Utrecht: 1) Farrar (Usa), 2) Goss (Aus) st, 3) Sabatini (Ita) st. –

3ª tappa Amsterdam-Middelburg: 1) Weylandt (Bel), 2) Brown (Aus) st, 3) Forster (Ger) st.

4ª tappa Savigliano-Cuneo (cronometro a squadre): 1) Liquigas, 2) Sky Team a 13”, 3) Htc Columbia a 21”.

5ª tappa Novara-Novi Ligure: 1) Pineau (Fra), 2) Fouchard (Fra) st, 3) Arashiro (Gia) st.

6ª tappa Fidenza Village-Marina di Carrara: 1) Lloyd (Aus), 2) Bertogliati (Svi) a 40”, 3) Hondo (Ger) a 1’15”.

7ª tappa Carrara-Montalcino: 1) Evans (Aus), 2) Cunego (Ita) a 2”, 3) Vinokourov (Kaz) a 2”.

8ª tappa Chianciano Terme-Terminillo: 1) Sorensen (Dan), 2) Stortoni (Ita) a 30”, 3) Tondo Volpini (Spa) a 36”.

9ª tappa Frosinone-Cava dé Tirreni: 1) Goss (Aus), 2) Pozzato (Ita) st, 3) Farrar (Usa) st.

10ª tappa Avellino-Bitonto: 1) Farrar (Usa), 2) Sabatini (Ita) st, 3) Dean (Nzl) st.

11ª tappa Lucera-L’Aquila: 1) Petrov (Rus), 2) Cataldo (Ita) a 5”, 3) Sastre (Spa) a 5”.

12ª tappa Città Sant’Angelo Village-Porto Recanati: 1) Pozzato (Ita), 2) Voeckler (Fra) st, 3) Pineau (Fra) st.

13ª tappa Porto Recanati-Cesenatico: 1) Belletti (Ita), 2) Henderson (Nzl) st, 3) Mayoz Echeverria (Spa) st.

14ª tappa Ferrara-Asolo: 1) Nibali (Ita), 2) Basso (Ita) a 23”, 3) Scarponi (Ita) a 23”. –

15ª tappa Mestre-Monte Zoncolan: 1) Basso (Ita), 2) Evans (Aus) a 23”, 3) Scarponi (Ita) a 23”.

16ª tappa San Vigilio Marebbe-Plan de Corones (cronoscalata): 1) Garzelli (Ita) , 2) Evans (Aus) a 42”, 3) Gadret (Fra) 54”.

17ª tappa Brunico-Peio Terme: 1) Monier (Fra), 2) Hondo (Ger) a 36”, 3) Kruijswijk (Ola) a 39”.

18ª tappa Levico Terme-Brescia: 1) Greipel (Ger), 2) Dean (Nzl) st, 3) Dall’Antonia (Ita) st.

19ª tappa Brescia-Aprica: 1) Scarponi (Ita), 2) Basso (Ita) st, 3) Nibali (Ita) st.

20ª tappa Bormio-Ponte di Lego/Tonale: 1) Tschopp (Svi), 2) Evans (Aus) a 16”, 3) Basso (Ita) a 25”.

21/a tappa Verona-Verona (cronometro individuale): 1) Larsson (Sve), 2) Pinotti (Ita), 3) Vinokourov (Kaz).