Salvatori: “Tra l’Italia e Buenos Aires esiste un legame di sangue”

In realtà esiste un profondo, vivo e forte legame con il Paese americano: nelle varie fasi dell’esodo nazionale, tra le numerose destinazioni degli italiani, l’Argentina è stata, infatti, a lungo meta privilegiata.

L’emigrazione italiana in Argentina è da anni oggetto di studio, uno studio complesso che si colloca nell’arco di quasi centocinquant’anni, tra gli anni Trenta dell’Ottocento e la fine degli anni Cinquanta del Novecento. A dare il via i lavori è stato Franco Salvatori, presidente della Società Geografica Italiana: “Quello che lega il nostro Paese all’Argentina è un rapporto intenso fondato, se posso permettermelo, sul sangue. Nasce dal sacrificio, dal sudore, dal lavoro di tanti italiani che hanno lasciato la nostra terra per cercare un ‘altrove’, una nuova patria. Un luogo dove realizzare le proprie aspirazioni. Quello con l’Argentina è un rapporto che il nostro Paese intende mantenere vivo e occasioni come questa rappresentano importanti momenti di studio e approfondimento”.

“L’evento di oggi rientra – ha sottolineto Franco Salvatori – tra gli appuntamenti del festival della letteratura di viaggio, un’iniziativa ideata e realizzata da Società Geografica Italiana e Federculture che ha il sostegno di numerose istituzioni ed il patrocinio del ministero per i Beni e le attività Culturali e degli Affari esteri. Stiamo lavorando alla terza edizione del festival e come sempre partiamo dal presupposto che il concetto di viaggio va inteso non solo come spostamento fisico: un viaggio è anche un viaggio culturale. Un viaggio dell’anima, come quello fatto dai nostri emigranti. Tutti noi abbiamo almeno un parente o conoscente che ha affrontato in passato un viaggio in Argentina: è un tema che ci sta molto a cuore”.

Salvatori è professore ordinario di Geografia all’Università di Roma “Tor Vergata” e ha ricordato oggi come “i legami tra le università italiane e argentine sono già molto solidi”.