Vertice Alba sull’interculturalità insieme a indigeni e afrodiscendenti

QUITO – Il Vertice dei paesi dell’Alba su temi di indigeni ed afrodescendenti è cominciato ieri nella città ecuadoriana di Otavalo. Per due giorni l’appuntamento riunirà le delegazioni degli otto membri: Antigua e Barbuta, Bolivia, Cuba, Dominica, Ecuador, Nicaragua, San Vicente e le Granatine, Venezuela, con Guatemala come invitata.


Come ha detto il cancelliere ecuadoriano, Ricardo Patiño, l’obiettivo di questo Vertice tra mandatari, governanti ed autorità indigene ed afrodescendenti eletti, è iniziare un dialogo multinazionale sull’interculturalità e la plurinazionalità.
In questo appuntamento, qualificato come storico da Patiño, partecipano autorità indigene e negre che cercano di spingere i governi perchè riconoscano la diversità.


Patiño ha chiesto ai presenti di “accendere le luci perchè l’America latina non si perda”. Ha poi sottolineato che è la prima volta che i Governi latinoamericani lavorano insieme con le autorità indigene e afrodiscendenti in cerca di “una nuova alba del XXI secolo”.
Dietro lunghe giornate di lavoro ed un importante investimento sociale, Otavalo (Valle dell’Alba in lingua kichwa), albeggia in un ambiente festivo per coincidere la riunione con la tradizionale celebrazione dell’Inti Raymi al sole e la Madre Terra.


Insieme al presidente ecuadoriano, Rafael Correa, è confermata la presenza dei mandatari della Bolivia, Evo Morales; del Venezuela, Hugo Chávez, come di dirigenti degli altri paesi membri.
I delegati ascolteranno le conferenze centrali del ministro degli Affari Esteri dello Stato Plurinazionale della Bolivia, David Choquehuanca, e la ministro di Paesi, Movimenti Sociali e Partecipazione Cittadina dell’Ecuador, Alexandra Ocles. Quindi sessioneranno in quattro tavoli: Esercizio dell’interculturalità nella funzione pubblica; I diritti economici, politici e sociali contro il razzismo; Iniziative pubbliche di fronte al cambiamento climatico ed i diritti della Natura e Commercio Esterno tra Popoli.