Al via l’inchiesta istruita da Israele

Prime concessioni di Israele al pressing internazionale seguito all’assalto alle navi degli attivisti
filo-palestinesi diretti verso Gaza. Il governo Netanyahu ha dato il via libera all’insediamento della commissione interna che dovrà indagare sul blitz contro la flotta umanitaria e nei prossimi giorni
potrebbe allentare il blocco navale su Gaza. In una riunione straordinaria, l’esecutivo dello Stato ebraico ha
approvato all’unanimità la “commissione pubblica indipendente” incaricata di far luce sull’assalto alla Mavi
Marmara, conclusosi con l’uccisione di 9 attivisti turchi.

L’indagine dovrà chiarire i fatti, senza attribuire
responsabilità ai politici e ai militari che presero le decisioni. Il premier Benjamin Netanyahu, ha spiegato che
la commissione sarà ispirata da due principi: “salvaguardare la libertà d’azione dell’esercito” e “dare una risposta credibile e convincente ai Paesi moderati della comunità internazionale”. Il primo argomento è stato lo stesso usato da Israele per rifiutare la proposta del segretario generale dell’Onu, Ban Kimoon, perché l’inchiesta fosse svolta da una commissione internazionale e i suoi soldati fossero interrogati fuori dalle strutture militari. L’unico militare che testimonierà è il capo di stato maggiore Gaby Askenazi, mentre
gli altri ufficiali lo faranno dinanzi a un gruppo di esperti dell’esercito che poi passerà alla commissione le trascrizioni. Il secondo argomento risponde alle pressioni internazionali seguite all’assalto israeliano. “I risultati dimostreranno che la nostra intenzione era un’azione difensiva nel quadro degli standard internazionali più rigorosi”, ha spiegato Netanyahu, per il quale “la commissione chiarirà al mondo
che Israele agisce secondo la legge e con assoluta trasparenza”.

La Commissione sarà presieduta dall’ex giudice della Corte Suprema israeliana Yaakov Tirkel e ne faranno parte come osservatori internazionali l’irlandese Nobel per la pace David Trimble e Ken Watkin, ex avvocato generale militare delle forze armate canadesi. Gli altri membri della commissione, Shabtay Rosen, docente di diritto internazionale, e Amos Horev, ex rettore del politecnico di Haifa. Trimble e Watkin non avranno il diritto di voto. La Turchia
ha già detto che “non ha alcuna fiducia” e anche Hamas ha detto che non si fida. Intanto a Bruxelles l’Ue
studia come convincere Israele ad allentare il blocco navale su Gaza e i segnali sembrano positivi. “Credo
che ci sia una nuova politica, anche del governo israeliano”, ha detto il capo della diplomazia spagnola, Miguel
Angel Moratinos. E Tony Blair spera che Israele alleggerisca il blocco “entro pochi giorni”.