Nel 2009 vola il debito, il fisco è da record

Primato europeo, invece, per quanto riguarda il debito. Il peso del fisco, sottolinea l’Istat, è passato dal 42,9% del 2008 al 43,2%. In Europa, siamo allo stesso livello della Francia ma inferiore a quella di Belgio (45,3%) e Austria (43,8%), oltre che rispetto ai paesi scandinavi, i cui più evoluti sistemi di welfare hanno storicamente richiesto un maggiore ricorso alla fiscalità generale.

Tornando all’Italia, l’Istat segnala che il
risultato del 2009 è “l’effetto di una riduzione del Pil superiore a quella complessivamente registrata dal gettito fiscale e parafiscale, la cui dinamica negativa (- 2,3%) è stata attenuata da quella, in forte aumento, delle imposte di carattere straordinario (imposte in c/capitale), cresciute in valore assoluto di quasi dodici miliardi di euro”.

Tra le imposte straordinarie sono classificati i prelievi operati in base al cosiddetto
“scudo fiscale”, per un importo di circa 5 miliardi di euro, e i versamenti una tantum dell’imposta sostitutiva dei tributi, che hanno interessato alcuni settori dell’economia, in particolare quello bancario. Tutte le altre componenti del prelievo fiscale sono risultate in calo: le imposte indirette del 4,2% (dopo essere diminuite
già del 4,9 nel 2008), le imposte dirette del 7,1% e i contributi sociali effettivi dello 0,5%. La flessione delle imposte dirette è dovuta essenzialmente al calo del gettito Ires (-23,1%) rispetto al 2008, mentre quella delle imposte indirette ha risentito delle significative diminuzioni del gettito dell’Iva (-6,7%) e dell’Irap (-13,0%).

L’andamento dei contributi sociali effettivi riflette la tenuta delle retribuzioni lorde, dovuta alla lieve crescita dell’importo medio pro-capite, che ha parzialmente compensato la flessione dell’occupazione. Per quanto riguarda il debito pubblico, invece, l’Istat rileva che in Italia è sempre il più alto in Europa: nel 2009, in rapporto al Pil, dopo il calo rilevato nel 2007, ha proseguito la crescita già registrata nel 2008, aumentando di quasi 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente e attestandosi al 115,8%, valore molto prossimo a quelli rilevati alla fine degli anni ’90. Nel confronto con i paesi dell’Ue, lo stock di debito pubblico italiano in percentuale al Pil continua ad essere il più alto, a fronte del 73,6% rilevato in media Ue-27).