Del Neri già sogna una Juve vincente

Sarà una Juventus nuova, vincente ma anche ecocompatibile quella che scenderà in campo quest’anno nella stagione del riscatto dopo l’amaro settimo posto del campionato scorso. Ecocompatibile come le sue maglie.

Alla presentazione era presente anche l’allenatore Gigi Del Neri che ha auspicato: “La maglia è bella ma spero che sia soprattutto vincente. La Juve dovrà essere vincente in tutti i settori e questo dev’essere il messaggio che dà questa maglia”. E sulla nuova divisa ha espresso un parere anche il direttore generale dell’area sportiva, Beppe Marotta: “Questa maglia fa da apripista nel rafforzare il concetto di italianità di questa Juventus (chiaro riferimento ai molti acquisti italiani)”. Marotta e Del Neri, successivamente, hanno preso parte anche alla prima conferenza stampa della stagione 2010-2011, parlando di mercato e di giocatori. Proprio il dg ha fatto il punto della situazione sullo stato attuale delle trattative: “I tempi sono quelli previsti e un canovaccio di squadra è già stato creato. L’obiettivo era far coincidere la partenza di oggi con una rosa omogenea. La squadra verrà rinforzata rispettando le linee guida della società e gli obiettivi sportivi. Io il miglior acquisto per Andrea Agnelli? Le parole del presidente mi hanno lusingato. Il grande colpo è una cosa che in questo momento nessuna squadra è in grado di garantire perché è un mercato abbastanza fermo.

Parlare di grande colpo significa sfruttare le opportunità che questo mercato offrirà sia in termini di entrata che di uscita”. Magari aspettando il 31 agosto, data di chiusura delle trattative: “Il mercato presenta di ora in ora uno scenario diverso. L’obiettivo è quello di cogliere l’occasione in sintonia con i nostri programmi”. Intanto la Juve ha già messo a segno una serie di colpi che però non hanno convinto gli scettici: “La risposta la darà il campo. Un atteggiamento prudente è un buon viatico. Questa squadra l’abbiamo definita un cantiere ancora aperto. E poi gli scettici fanno parte di questo mondo”. Ai tifosi però Marotta ha lanciato un messaggio chiaro: “La Juventus vuole vincere e lo spirito che ci porta oggi a lavorare è vincente. Dobbiamo acquisire un nuovo modello: abbassare l’età della squadra e contenere i costi del lavoro. Questo è un impianto di gioco che va rispettato: bisognerà avere sicurezza nei propri mezzi e nelle proprie capacità e attraverso il lavoro si potrà migliorare in tutto”.

Marotta e la società hanno lavorato finora sul mercato italiano prendendo solo ed esclusivamente giocatori dalla Serie A: “Italianizzare non significa chiudere le porte a giocatori internazionali – ha aggiunto il dg -. Abbiamo cercato di creare un modello con la valorizzazione delle nostre risorse interne. Inserire nella rosa giocatori italiani è derivato dal fatto che è più facile fare operazioni in Italia. Ci tengo a sottolineare l’alto valore sempre espresso negli anni dal nostro calcio”. E a proposito di italiani, l’ultimo colpo è Marco Motta, terzino destro prelevato dall’Udinese. E se Marotta sta lavorando fuori dal campo, da oggi sul rettangolo verde toccherà a Gigi Del Neri, che inizierà con una squadra che potrebbe gradualmente cambiare con arrivi e cessioni: “Di fatto entro 15 giorni me li ritroverò tutti. Alleno una squadra che è la Juventus, del mercato ci interessiamo relativamente, io tratterò tutti alla stessa maniera. Per me sono tutti giocatori della Juventus, poi nel calcio uno può andar via e uno può arrivare. Il mercato è aperto a lungo termine apposta. Da parte mia c’è un rispetto profondo per tutti quelli che sono chiacchierati e per tutti quelli che sono confermati. Ripeto, io li reputo tutti giocatori della Juventus. Io darò rispetto ai miei giocatori ma chi viene in ritiro avrà un compito ben preciso: rispettare me e lavorare sul campo” E sui ritardi di Diego, Amauri e Martinez, il tecnico non ha fatto polemica: “Può succedere. È importante che loro sappiano che quando torneranno dovranno salutare i compagni, ringraziare la società per il permesso ottenuto e lavorare al meglio”.

Tornando al mercato,
Del Neri non vuole stravolgere totalmente l’assetto della squadra: “L’attacco? Non penso sia un settore dove dobbiamo attingere in questo momento. Abbiamo lavorato sulla difesa, sugli esterni. A centrocampo siamo numericamente belli tosti. Centrocampo e attacco sono numericamente e qualitativamente buoni. La Juve
non deve variare troppo quello di buon ha fatto l’anno scorso. Non penso sia stato tutto negativo”.