Enti locali: è sempre braccio di ferro

ROMA – Il presidente dell’Emilia Romagna, sollecitando «tagli equamente ripartiti», davanti all’Assemblea legislativa, si era detto «pronto a firmare qui e ora un accordo col governo, perché non sono interessato a fare opposizione ma la cosa più utile ed equa per i cittadini di questo Paese».
­- Se non abbiamo più i fondi per far andare i treni dei pendolari, per dare aiuti alle imprese e alle famiglie – ha spiegato Formigoni – non potremo che rimettere le deleghe: sarà una presa d’atto di una situazione in cui non vorremmo il Paese fosse costretto a vivere.

La sua speranza però è che ci possa essere l’incontro chiesto da enti locali e Regioni con il presidente del Consiglio.
– Non voglio credere – ha osservato Formigoni – che si voglia far partire un conflitto istituzionale. Non riesco a credere che non ci sia spazio per un incontro. Tanto più che noi continuiamo a sfornare proposte.

L’esigenza di un incontro era già stata sollevata, attraverso una nota congiunta del presidente dell’Anci Sergio Chiamparino, del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Vasco Errani, del presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione e del presidente dell’Uncem Enrico Borghi. «Non potremmo che considerare gravissimo ed inaccettabile il diniego circa la richiesta del sistema delle autonomie territoriali di avere un incontro con il Presidente del Consiglio e con i Ministri interessati dalla manovra», avevano rilevato gli enti locali.

Interviene sulla manovra anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani.
– Dobbiamo ripristinare i concetti base della democrazia parlamentare perché non si può più andare avanti a colpi di decreti, fiducie e telefonate riparatrici. O il Parlamento riprende il suo ruolo o non c’è libertà per nessuno – ha detto Bersani.

Il segretario del Pd con ‘telefonate’ allude a quella di dell’altro ieri tra Silvio Berlusconi e Emma Marcegaglia. A questo proposito il leader del Pd ha anche detto:
– E’ stato inelegante togliere due miliardi con una telefonata mentre gli insegnati, i poliziotti, le famiglie e i disabili non sanno niente di quel che gli succederà.