Messi, Kakà e Ronaldo: quando il big fa flop

Il brasiliano, reduce da una stagione tormentata nel Real Madrid, soltanto dopo l’eliminazione della sua squadra ha ammesso di aver disputato un torneo in condizioni menomate.

Ronaldo è tornato al gol con la maglia del Portogallo, contro la disastrosa Corea del Nord sepolta sotto 7 reti, ma per il resto non ha mai inciso sui destini della sua selezione, come del resto gli era già successo in passato.

Messi è stato stranamente inserito dalla Fifa nella lista dei dieci calciatori da votare per eleggere il migliore del Mondiale, ma la realtà dice che Messi ha giocato da par suo solo nel primo match contro la Nigeria, poi è progressivamente sparito, ed in Sudafrica non ha mai segnato.

Un posto fra i protagonisti mancati spetta di diritto anche a Rooney, che avrebbe dovuto essere l’eroe dell’Inghilterra e invece l’ha trascinata a fondo, alla pari con Gerrard. È probabile che dopo questo Mondiale i tifosi inglesi non abbiano più la faccia tosta di definirlo il Pelè bianco, ma rimane il dubbio che anche lui sia arrivato in Sudafrica in condizioni fisiche imperfette: lo United lo ha fatto giocare anche quando non avrebbe dovuto, per via dei problemi ad una caviglia. Cannavaro è stato il simbolo della delusione forse più grande, chiamata Italia assieme alla Francia dell’altro ‘uomo-disastro’ Ribery. In particolare il capitano azzurro è stato preso di mira dalla critica, ma i suoi errori non potevano passare inosservati. Il romanista ha replicato in Nazionale, nonostante la rete segnata al Paraguay, la stagione incolore nella sua squadra, durante la quale aveva comunque stabilito il proprio primato personale di gol. Ma tutto ciò non è bastato.

Felipe Melo è il simbolo del fallimento del Brasile, il suo campionario di errori contro l’Olanda è costato l’eliminazione di una squadra che, al pari della Spagna, alla vigilia era la grande favorita: per lui a Rio sarà difficile circolare, hanno tentato di aggredirlo fin dal momento dell’arrivo in aeroporto assieme ai compagni. Infine Eto’o e tutta la nazionale del Sudafrica, esempi viventi che questo non è stato affatto, sul campo, il Mondiale dell’Africa. L’interista non ha avuto adeguata collaborazione dei compagni del Camerun, mentre i Bafana Bafana hanno raccolto quanto meritavano, visto che erano una squadra scarsa ed il ct Parreira non poteva fare miracoli.