Fidel Castro torna in tv: “Presto guerra tra Usa e Iran”

L’AVANA – Seduto dietro a un tavolo con diversi fogli, Castro era vestito con un giubbotto leggero nero e grigio e con una camicia a quadri. Alle spalle un ritratto dell’eroe nazionale José Martì.


Fin dalle prime battute, Fidel (84 anni, convalescente dopo l’intervento chirurgico del 2006) ha parlato del “rischio imminente di una guerra” in Medio Oriente, riprendendo il tema affrontato più volte nelle ultime settimane nelle ‘Riflessioni’ che pubblica all’Avana. Durante il programma (non è stato precisato se fosse in diretta o registrato) ha parlato lentamente, sfogliando i documenti che aveva in mano, con voce a tratti affaticata. Nel suo intervento, Castro ha accusato Washington di aver provocato, lo scorso giugno, l’affondamento della corvetta sudcoreana ‘Cheonan’ per innescare un conflitto tra Seul e Pyongyang.

L’obiettivo di Washington, ha aggiunto, è “spazzare via la Corea del Nord, che preoccupa gli Usa perché controlla tecnologia nucleare”. L’ex presidente ha difeso in modo ancora più enfatico l’Iran, sottolineando che il presidente Ahmadinejand “non è un uomo improvvisato” e risponderà di fronte ad un’eventuale attacco nucleare.


E’ la seconda volta in pochi giorni che Fidel fa una apparizione: lo scorso mercoledì, è stato fotografato durante una visita a un centro studi all’Avana. Gli interventi in pubblico del ‘lider maximo’ coincidono con una delle fasi storiche più delicate degli ultimi anni a Cuba, dopo l’annuncio del rilascio di 52 prigionieri politici, nell’ambito del dialogo promosso dalla Chiesa con il governo di Raul Castro. Nelle sue dichiarazioni di ieri Fidel non ha fatto alcun riferimento a tali tematiche.