L’avvertimento arriva dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che, arrivando all’assemblea dell’Abi, spiega: “La Fiat sbaglia, e prima se ne accorgemeglio è. Il rischio è di radicalizzare la situazione e questo non va bene né per i lavoratori, né per l’azienda, né per il Paese”.
“A noi pare che la radicalizzazione del rapporto Fiat-Cgil sia avvenuta per responsabilità piena della Fiom. Non ci stupisce che l’azienda si senta in dovere di licenziare coloro che non conseguono standard di produttività in una situazione così delicata come quella che si sta attraversando. Ci stupisce semmai che il segretario della Cgil Epifani non si preoccupi che mentre la Fiat licenzia quattro operai la Telecom ne licenzia seimila. Ci chiediamo quale sia il metro con cui Epifani stabilisce i rischi di tensione sociale nel Paese” è stata la risposta del segretario del Pri Francesco Nucara.
